Roma, ospedale Gemelli: infermiera con tubercolosi, controlli su mille neonati

Pubblicato il 18 Agosto 2011 - 09:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un'infermiera del policlinico Gemelli che lavora nel reparto di neonatologia, dove vengono accolti i bambini subito dopo la nascita, e' stata sospesa dall'incarico dopo avere scoperto di essersi ammalata di tubercolosi. Per ragioni precauzionali oltre mille bambini nati nella struttura da marzo fino meta' luglio verranno richiamati per essere sottoposti a controlli a partire da domani in un ambulatorio dedicato.

La donna e' ora in cura con una terapia antitubercolotica nella propria abitazione ma vista la delicatezza del suo incarico in accordo con l'assessorato alla Sanita' della Regione Lazio e' stato deciso di avviare i test sui piccoli.

Il rischio che i bambini siano stati contagiati, ha spiegato il responsabile del reparto Costantino Romagnoli, ''non e' giudicato elevato''. ''La maggiore possibilita' di essere stati contagiati riguarda chi convive con un malato'', ha aggiunto il medico sottolineando che in un nido il contatto fra personale sanitario e i piccoli e' piu' diradato e non e' sempre la stessa infermiera ad occuparsi dello stesso bambino.

Ma la struttura da domani mattina sottoporra' i bambini, 25 ogni giorno, a visite e ad un esame del sangue, il piu' accurato rispetto a quello classico della intradermo reazione, utilizzato in genere sugli adulti. Basteranno 48 ore per avere il risultato degli esami. Romagnoli ha spiegato di comprendere le eventuali preoccupazioni delle famiglie.

I bambini saranno accolti da una squadra di medici attrezzata per fare fronte a questa emergenza, pool che sara' coordinato dallo stesso Romagnoli. I sintomi di un eventuale contagio sono la tosse persistente e la febbre. La malattia si sviluppa dal momento del contagio, ha spiegato il medico, in circa 12 settimane. Per questa ragione e' stato deciso di iniziare a controllare i bambini nati a partire dal primo marzo assieme ad un gruppo di piu' piccoli nati nelle ultime settimane. I controlli, ha anche spiegato Romagnoli, dureranno alcuni mesi.