Roma, pecore mangiano rifiuti in strada. Come i maiali… FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Dicembre 2014 - 10:53 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Dopo i maiali che mangiano rifiuti a Boccea, anche le pecore sono state avvistate a pascolare tra l’immondizia per le strade di Roma. Accade su via della Monachina, dove ogni giorno si assiste al degrado della periferia della capitale, con l’immondizia che invade le strade, gli zingari che frugano nei cassonetti e creano discariche a cielo aperto e gli animali che mangiano rifiuti indisturbati.

Raffaella Troili sul Messaggero scrive:

“Ma su via della Monachina, davanti all’omonimo campo rom sul cavalcavia dell’Aurelia, lo spettacolo non lascia del tutto indifferenti. I secchi della spazzatura si riconoscono a stento, montagne di rifiuti e sacchetti sono un tutt’uno con l’orizzonte e gli abitanti del campo vicino con i passeggini, anche con un furgone si fermano a frugare, uno tira fuori un vecchio violino, un altro un pezzo di ferro. Arriva anche un branco di pecore, un maremmano: si fermano a rovistare nell’immondizia, che ormai è sparsa ovunque, lungo la strada.

Il problema è duplice, un po’ dipende dalla raccolta, un po’ dal campo nomadi tollerato della Monachina. «La zona è diventata la nuova Malagrotta – spiega il consigliere regionale Fabrizio Santori – il posto dove i nomadi selezionano il rovistato e occupano un’intera area tra Massimina e Aurelia invadendo il ponte sull’Aurelia di collegamento tra XII e il XIII Municipio. La situazione, che costa ai cittadini centinaia di migliaia di euro, è intollerabile, la gente scatta foto, chiede un intervento ma tutto resta nel più totale stato di abbandono»”.

I cittadini continuano a denunciare quella che orma, vicino a   Casal Lumbroso, Massimina, Castel di Guido e Montespaccato, è diventata una discarica a cielo aperto:

“«L’Ama forse si è pure stancata, perché i rom portano in continuazione rifiuti, selezionano, bruciano e ricominciano. Ogni tanto fa le pulizie straordinarie, sollecitata dall’Anas, poi torna tutto come prima». D’inverno gli sversamenti delle acque e delle fogne del campo vanno a ghiacciare il cavalcavia e l’Anas è costretta a chiudere la sopraelevata tagliando fuori interi quadranti. Istituito nel ’98 con ordinanza di Rutelli, doveva essere chiuso e trasferito col piano nomadi di Alemanno. «E’ l’unico a non esser mai stato toccato dalle istituzioni. Va assolutamente sgomberato: è posizionato su un cavalcavia, è un problema di sicurezza e decoro della città»”.

Lavatrici, materassi e rame: questi gli elementi diffusi nelle discariche dei campi rom, scrive ancora la Troili in un secondo pezzo sul Messaggero, dove spiega che le discariche nei campi fanno una loro”differenziata”:

“Gli zingari vanno e vengono con un furgoncino e i soliti passeggini, li usano come carriole, sopra trasportano aste di ferro, pezzi di lavatrici, tutto quanto trovano nei cassonetti e nelle discariche. Prelevano, dividono, rivendono. Smontano, riciclano, intanto accatastano. E lo spettacolo è indecente. A segnalare lo stato di abbandono è il consigliere municipale Ncd, Cristiano Bonelli:

«E’ preoccupante la situazione, tra il parcheggio Rfi della stazione e l’area cani: la presenza di una enorme discarica a cielo aperto oltre a causare un importante danno ambientale sembra essere utilizzata come deposito merci dagli occupanti del vicino insediamento».

Deposito abusivo, quanto l’insediamento, sotto ponte delle Valli. Nel III Municipio, lo sono tutti, tollerati, ma fuori legge. E il magazzino vicino alla scuola, è la beffa, il segno più eclatante: un centro di smistamento abusivo quanto il campo occupato da circa 50 persone. «Hanno occupato almeno mille metri allestendo vere e proprie reti per dividere il materiale. Uno scenario vergognoso sotto gli occhi di decine di persone»”.

Il comitato di quartiere denuncia la situazione ormai insostenibile:

“«Accumulano immondizia e accendono di continuo fuochi. E’ un pericolo per noi e per la vegetazione, oltre al fatto che la zona viene invasa dalla puzza di bruciato. Ogni volta chiamiamo vigili, carabinieri, ma tanto è inutile: quel campo va sgomberato una volta per tutte. Ora poi hanno anche allestito il deposito dietro alla scuola: quando la mattina portiamo i bambini alla Manzi, li vediamo partire a caccia di rifiuti con i loro passeggini»”.