Roma, Policlinico Umberto I: code e attese infinite per il pronto soccorso, barelle in doppia fila

Pubblicato il 13 Maggio 2011 - 15:33 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – C’è lo spreco di risorse per le ambulanze bloccate, ma c’è anche il disagio di centinaia di pazienti prigionieri per giorni sulle barelle in pronto soccorso perché non c’è posto nei reparti. Uomini e donne, negli stessi corridoi, in condizioni poco dignitose.

Ricorda Massimo Magnanti, medico del pronto soccorso del San Giovanni e leader del sindacato Spes: “La situazione non migliora, si raggiungono punte di 60-70 persone ricoverate per giorni sulle barelle nei corridoi e nelle stanze di un pronto soccorso. Le nostre denunce, negli ultimi due anni, non hanno dato risultati”.

La zona più a rischio è quella del quadrante est, ma anche i grandi ospedali – come il Policlinico Umberto I e il San Camillo -, vivono questa condizione di disagio perpetuo. Replicava ieri Aldo Morrone, direttore generale del San Camillo: “Noi troviamo una soluzione per i casi più gravi, ci sono attese più lunghe per i codici verdi”.