Roma, prof Antonio Patruno indagato: “Vendeva esami per 2mila euro”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Dicembre 2014 - 15:01 OLTRE 6 MESI FA
Roma, prof Antonio Patruno indagato: "Vendeva esami per 2mila euro"

Roma, prof Antonio Patruno indagato: “Vendeva esami per 2mila euro”

ROMA – Un voto sopra al 18 costava dai 2mila euro in su. Altrimenti gli studenti potevano pagare viaggi in cambio di crediti formativi, o almeno 10 ore di ripetizioni tra i 20 e i 50 euro l’ora direttamente al docente. Queste le accuse della Procura ad Antonio Patruno, ex professore dell’università La Sapienza di Roma, che è indagato per concussione, abuso d’ufficio, peculato, falso e altre ipotesi di reato.

Lavinia Di Gianvito scrive sul Corriere della Sera:

“Il voto superiore a 18 sul libretto poteva costare fino a duemila euro, ma ne valeva la pena, anche perché a volte si poteva rimediare uno sconto. Funzionava così ai tempi dell’allora professore a contratto Antonio Patruno, nei confronti del quale la procura della Repubblica ha chiuso l’inchiesta con 34 capi di imputazione per reati che vanno dalla concussione all’abuso d’ufficio, dal peculato al falso anche in relazione ai crediti formativi e alle attestazioni di presenza ai tirocini. A breve la richiesta di rinvio a giudizio”.

Il voto massimo per le materie di “Statica e teoria delle strutture” e “Tecnica delle costruzioni” era però 28, in modo da non insospettire nessuno, continua la Di Giavinto:

“In alcuni casi era compreso nel prezzo l’acquisto della tesina che sarebbe stata poi consegnata nel corso dell’interrogazione. Ma gli esami a pagamento non erano l’unico sistema con cui Patruno «arrotondava» lo stipendio dell’università. C’erano anche le lezioni private che costavano da 20 a 50 euro all’ora ed erano tenute nello studio privato del docente o nelle aule della Sapienza. Per assicurarsi un 18 occorrevano almeno dieci ore: se erano gli assistenti a dare le ripetizioni, la metà dell’incasso erano costretti a girarlo a Patruno.

E come se non bastasse il prof, tramite una società a lui riconducibile, organizzava viaggi di istruzione che pubblicizzava in aula o inviando centinaia di mail. Circa 50 studenti avrebbero partecipato a trasferte a Valencia, Bilbao e Berlino, «conquistando» in cambio crediti formativi”.

L’indagine nei confronti di Patruno sono iniziate nel 2011, dopo un servizio andato in onda alla trasmissione tv Le Iene

“Con l’aiuto di una studentessa, gli inviati della trasmissione di Italia 1 avevano ripreso di nascosto il docente che, nel suo studio privato, spiegava all’«esca» come superare con facilità alcuni esami. I finanzieri hanno acquisito il filmato originale, hanno perquisito la casa e gli uffici di Patruno e hanno sentito come testimoni decine di studenti che hanno confermato le accuse, dagli esami venduti, alle lezioni private, ai viaggi”.