Roma, profanate decine di tombe di ebrei al Verano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Maggio 2017 - 15:30 OLTRE 6 MESI FA
Roma, profanate decine di tombe di ebrei al Verano

Roma, profanate decine di tombe di ebrei al Verano

ROMA – Decine di tombe di ebrei sono state profanate nel cimitero Verano di Roma. Lapidi rovinate, stelle di David distrutte e lastre di marmo spaccate da un gruppo di giovani entrati nella notte tra 11 e 12 maggio e che sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza. I carabinieri hanno analizzato per alcune ore i luoghi profanati e ora indagano per comprendere se dietro al danneggiamento delle tombe, avvenuto soprattutto nel settore ebraico, ci sia una pista antisemita.

Fabrizio Peronaci sul Corriere della Sera scrive che si è trattato di un blitz dai contorni antisemiti e che a denunciare l’irruzione, che è stata filmata ed è avvenuta da uno degli ingressi laterali di via Tiburtina, sono stati i custodi del Verano. Il settore preso di mira dai vandali è stato quello ebraico e le tombe sono state danneggiate e distrutte:

“La maggior parte dei danni riguarda tombe a terra: divelte croci e colonnine, ridotte in briciole stelle di David in travertino o altri materiali, frantumate lastre in marmo di copertura dei loculi, scaraventati a terra i vasi dei fiori. L’irruzione si è estesa anche ad altre aree, come quella del Pincetto e le confinanti, dove sono state danneggiate altre trenta o quaranta tombe, mentre nel viale dell’ossario, che costeggia il muro di cinta, decine di piccoli loculi a parete sono stati colpiti, con mazze di ferro o bastoni, provocando la rottura di vetrine, lumini, fotografie, suppellettili sacre. Grande lo sconcerto dei dipendenti del camposanto, al momento dell’apertura”.

Dopo l’allarme lanciato dai custodi sono intervenuti i carabinieri, che hanno effettuato un sopralluogo di alcune ore nella mattina di venerdì e hanno transennato le tombe più danneggiate:

“In primo luogo, gli investigatori puntano a chiarire se i vandali abbiano preso di mira il settore ebraico premeditatamente, e quindi se si tratti di una incursione di stampo antisemita, oppure se la furia devastatrice abbia agito a caso. Non è la prima volta che accade. Nel 2008 al Verano venne profanata l’urna che custodiva le ceneri dei deportati nel campo di sterminio nazista di Mauthausen e sei anni prima, nel 2002, si verificò un precedente del tutto simile a quello di oggi, con una cinquantina di tombe danneggiate. In quel caso, la certezza che si trattasse di un raid ben studiato scaturì da un elemento preciso: vene presa di mira anche un’ara di famiglia di ebrei che si trova lontana dal settore ebraico. Corsi e ricorsi: l’orrore che si ripete. In queste ore, in mancanza di una «firma» del gesto criminale, i carabinieri sono tornati a setacciare metro per metro lo storico cimitero di Roma, in cerca di elementi che possano portare alla cattura dei profanatori”.