Roma, rom picchiano operai Ama col bastone: volevano scaricare rifiuti tossici

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Aprile 2015 - 11:40 OLTRE 6 MESI FA
Roma, rom picchiano operai Ama col bastone: volevano scaricare rifiuti tossici

Roma, rom picchiano operai Ama col bastone: volevano scaricare rifiuti tossici

ROMA – Hanno cercato di scaricare dei rifiuti tossi ma sono stati fermati da due operatori dell’Ama. Al rifiuto degli operai di scaricare i rifiuti al centro di raccolta di via del Campo Boario, una banda di rom ha aggredito e picchiato con un bastone i due netturbini.

Laura Bogliolo sul Messaggero scrive che i tre dipendenti dell’Ama rimasti feriti nella rissa sono stati ricoverati all’ospedale San Camillo e hanno paura perché temono ritorsioni:

“«Hanno sputato e insultato una nostra collega, poi ci hanno aggrediti». È l’ultimo fotogramma del racconto delle vittime prima che la furia si scatenasse. Sono le 10, i tre rom (due uomini e una donna) a bordo di un’auto entrano nel centro raccolta: vogliono scaricare pneumatici e altro materiale. «Non potete, sono rifiuti speciali» hanno detto gli addetti dell’Ama.

Secondo la ricostruzione fornita dall’azienda, scoppia la discussione, poi i tre rom escono dal centro e provano ad abbandonare i rifiuti nei cassonetti che si trovano sulla via. Un’operatrice Ama interviene spiegandogli che è vietato. Scattano gli insulti e gli sputi alla ragazza, mentre nel frattempo arrivano il capo area e due operatori (Marcello N., Franco P. e Paolo R.). Uno dei rom raccoglie una spranga di legno e inizia a pestare i tre operatori.”

Il più grave dei tre operatori ha subito la frattura del setto nasale:

“Il più grave, Marcello, 50 anni, ha riportato la frattura del setto nasale e ha una prognosi di venti giorni, gli altri hanno contusioni alle gambe e alla braccia. Del caso si stanno occupando i carabinieri della compagnia Roma Eur diretti dal capitano Antonino Piccione: i militari sono riusciti a risalire alla targa dell’auto, che però sembra essere intestata a un prestanome. E adesso anche gli altri operatori dell’Ama hanno paura e si sentono minacciati. Non è chiaro se le telecamere nel centro funzionano”.

Daniele Fortini, presidente Ama, e Alessandro Filippi, il direttore Generale, hanno dichiarato:

“Condanniamo con fermezza questo atto vile che ha colpito inaspettatamente i lavoratori dell’azienda, impegnati a svolgere correttamente le proprie mansioni nel rispetto delle regole e delle procedure”.