Roma: 125 giorni dopo crollo scala mobile, stazione Repubblica è ancora chiusa VIDEO

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 27 Febbraio 2019 - 15:54 OLTRE 6 MESI FA
stazione repubblica chiusa

Roma: 125 giorni dopo crollo scala mobile, stazione Repubblica è ancora chiusa

ROMA – Dall’incidente del 23 ottobre in cui decine di tifosi del Cska, alla stazione Repubblica della metro di Roma, caddero al suolo per colpa del cedimento di una scala mobile  sono passati ben 125 giorni. Eppure la fermata della centralissima piazza romana resta ancora chiusa a causa della mancanza di alcuni pezzi di ricambio.

 L’Atac, l’azienda municipalizzata di Roma, vuole infatti poter sistemare tutte le scale presenti in  stazione comprese quelle che non sono state coinvolte nel crollo, evitando in questo modo che si possano verificare nuovi incidenti come quello accaduto in occasione della partita di Champions. 

Attualmente, a restare oggetto dell’inchiesta sono solo due delle scale mobili della fermata su un totale di sei.  A decidere però la chiusura di tutta la fermata è la stessa Atac che teme una possibile rottura anche delle altre scale in caso non si intervenga prima. Per  evitare che accada, la municipalizzata attende di capire il problema tecnico per poi poter cambiare quelle parti che permettono di mettere in sicurezza tutto il sistema.

Le aziende coinvolte nella realizzazione di questi pezzi ritardano però la consegna. La fornitura doveva arrivare a gennaio ma la scadenza non è stata rispettata. Ora, essendo i pezzi meccanici fatti su misura per le scale di Roma, sembra difficile poter stabilire una nuova scadenza.

Nel frattempo la centralissima fermata Repubblica rimane chiusa causando, fra le altre cose, danni economici alle attività commerciali si trovano all’interno e nei pressi della piazza e che sono molto frequentate da turisti e soprattutto dai pendolari che si recano nella vicina stazione Termini. 

Il Codacons ha intanto annunciato che depositerà in Procura a Roma un esposto riguardo alla stazione della metropolitana. I cittadini, dal canto loro, si lamentano: “Aspettano un pezzo di ricambio da Marte forse?” 

Fonte: Agenzia Vista /Alexander Jakhangiev