Roma, sciopero dipendenti del Comune il 6 giugno

Il Campidoglio

ROMA – Venerdì 6 giugno per la prima volta tutti i 24mila dipendenti del Comune di Roma sciopereranno. Incrociano le braccia contro i tagli al salario accessorio, ovvero i 200 euro di indennità che percepisce ogni dipendente in busta paga. Quindi il 6 giugno tutti i servizi solitamente garantiti, dagli asili nido alle biblioteche, potrebbero saltare.

I lavoratori, guidati da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa, scenderanno in corteo alle 8:30, da Bocca della Verità a piazza del Campidoglio, con conseguente paralisi del tratto fino a piazza Venezia. Lo slogan sarà  “Game over – Insert coin to continue”. I dipendenti del Comune romano temono il “rischio conguaglio” e la data di scadenza del 31 luglio per il nuovo contratto decentrato. La Cgil minaccia:

“Lo sciopero sarà solo l’inizio: dopo venerdì non lasceremo spegnere la città ma proveremo a stringere alleanze con i municipi. Questo non è il fine ma solo una parte della mobilitazione, e chiederemo alle amministrazioni locali e ai cittadini di darci una mano a individuare proposte e soluzioni”.

Cgil Cisl, Uil e Csa avevano precedentemente deciso di sospendere, ma non di revocare, lo sciopero. Però dopo la delibera del sindaco Ignazio Marino, che fissa al 31 luglio la scadenza per la ridefinizione di un nuovo contratto decentrato, lo sciopero è stato indetto per il 6 giugno. I sindacati contestano l’esistenza dei 72 milioni di euro necessari per pagare il salario accessorio ai dipendenti del Campidoglio e contestano la scadenza del 31 luglio.