Roma: trans uccisa, chiusa in un sacco e gettata in un cassonetto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Luglio 2016 - 11:15 OLTRE 6 MESI FA
Roma: trans uccisa, chiusa in un sacco e gettata in un cassonetto

Roma: trans uccisa, chiusa in un sacco e gettata in un cassonetto

ROMA – Trans uccisa, chiusa in un sacco e gettata tra i rifiuti: caccia a un 50enne. Fernando Thiago Batista, la transessuale brasiliana di 30 anni, è stata uccisa con più di tre colpi al capo sferrati con un oggetto pesante. Questo è il risultato di una prima ispezione cadaverica, fatta dal medico legale all’obitorio.

Gli uomini della squadra mobile di Roma hanno identificato il corpo abbandonato da uno sconosciuto (che è stato visto da una residente sul balcone venerdì mattina) in un piccolo campo incolto alla fine di via Mazzeo di Ricco, a Settecamini, periferia della Tiburtina, attraverso le impronte digitali e, appunto, il tatuaggio.

Marco De Risi per Il Messaggero spiega:

Gli agenti della sezione Omicidi della Mobile, almeno per ora, hanno raccolto pochi elementi per arrivare a risolvere l’omicidio che si presenta come un vero rompicapo. Non è stato trovato il suo telefonino nè altri elementi per risalire concretamente al vissuto romano di Fernando Thiago Batista. La transessuale era in città da poco e questo complica il lavoro degli inquirenti. E’ stato scandagliato il mondo della prostituzione soprattutto quello della via Tiburtina che di notte si trasforma in una piccola città del sesso clandestino a pagamento a tal punto che si creano lunghe file di clienti che bloccano il traffico.

C’è però un parziale identikit dell’assassino. L’uomo è stato visto abbandonare il corpo nel campo servendosi di un bidone per la spazzatura per trasportarlo. Il killer è svanito nel nulla. C’è una testimone oculare, una donna, che ha visto la scena da lontano. Ha riferito che l’uomo era corpulento, forse dai capelli scuri, sui cinquant’anni. L’altra notte alla squadra mobile sono stati portati una decina di transessuali. Sono stati ascoltati dagli investigatori nella speranza che potessero dare informazioni utili sulla vittima.