Scontri tra universitari a Roma Tre: 9 feriti

Pubblicato il 14 Aprile 2010 - 11:15 OLTRE 6 MESI FA

Alcuni membri del Blocco Studentesco

Scontri tra universitari di destra e sinistra a Roma. Diversi ragazzi del Blocco Studentesco – associazione studentesca di estrema destra – sono rimasti feriti dopo l’aggressione da parte di un centinaio di giovani dei centri sociali davanti alla facoltà di Lettere di Roma Tre, in via val del Salco di San Paolo.

Secondo quanto diffuso in una nota da Casapound, i ragazzi colpiti stavano affiggendo alcuni manifesti per le prossime elezioni del Consiglio Nazionale degli Studenti universitari.

Nove militanti del Blocco sono finiti in ospedale, sei di loro con ferite gravi e prognosi di decine di giorni. Tra questi, dice sempre il comunicato, anche il presidente nazionale del Blocco Studentesco e candidato al Cnsu, Francesco Polacchi, attualmente ricoverato al Cto di Roma per una frattura scomposta dell’avambraccio e due ferite in testa che hanno richiesto dieci punti di sutura.

La polizia di Stato, intervenuta sul luogo, ha denunciato 17 persone per rissa aggravata, e sequestrato sei bastoni e tre mazze. secondo quanto riferito dalla polizia, tra i denunciati ci sarebbero anche i feriti. Sulla vicenda indaga la Digos.

Per Polacchi “Si è trattato di un vero e proprio agguato. Eravamo una quindicina di persone, racconta l’esponente del Blocco, e stavamo facendo affissione, come è prassi nei periodi pre-elettorali, quando abbiamo visto sbucare dal nulla un centinaio di persone armate di caschi, sassi, bastoni, catene, che ci sono venute addosso, forti del fatto di essere oltre quattro volte superiori a noi nel numero”.

“Dalla dinamica dell’aggressione, avvenuta peraltro a poche centinaia di metri dal centro sociale Acrobax, sembra evidente come l’attacco fosse premeditato, aggiunge Davide Di Stefano, responsabile nazionale del Blocco Studentesco. Un’azione violenta e intimidatoria pianificata a tavolino per impedirci di fare politica nelle università. È chiaro che un gesto di una tale gravità nasce dalla convinzione di godere di una totale impunità e richiede una risposta adeguata. E noi questa risposta la pretendiamo dal rettore di Roma Tre, Guido Fabiani, tenuto a garantire l’agibilità politica per tutte le liste che partecipano alle elezioni universitarie, e prima ancora dalle istituzioni, dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni e dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, fino al neoeletto governatore del Lazio, Renata Polverini, il cui massimo impegno dovrebbe essere quello di tutelare la sicurezza dei cittadini”.