Roma: nuovi casi di mazzette tra vigili. Giuliani: “Tempo è galantuomo”

Pubblicato il 6 Aprile 2012 - 13:24 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Amareggiato, ma non preoccupato” si dice il comandante generale dei vigili di Roma, Angelo Giuliani. “Il tempo è galantuomo – ha affermato – Non è la prima nè l’ultima volta, ma l’importante è che il Corpo ha gli anticorpi”. Il filone nato dalla denuncia degli imprenditori Bernabei è chiuso, salvo sorprese, ma si lavora su altri presunti casi di mazzette chieste dai vigili urbani a commercianti del centro storico di Roma. L’inchiesta della procura non si ferma dopo l’arresto di due agenti del I Gruppo-centro storico, finiti ieri ai domiciliari al pari di un geometra.

L’interrogatorio di garanzia dei tre dovrebbe svolgersi dopo Pasqua, secondo quanto trapela. Gli agenti Duilio Valente e Giancarlo Vicari e il tecnico Francesco Belmonte devono rispondere delle tangenti che avrebbero preteso e intascato dagli imprenditori Paolo e Silvio Bernabei e da una coppia che voleva ristrutturare un appartamento a Trastevere. Gli inquirenti continuano a lavorare su altri episodi che chiamerebbero in causa altri vigili del I Gruppo. In tutto sono otto quelli indagati.

In particolare avrebbero preso di mira il titolare di un bar di via Lazio, a pochi passi da via Veneto, aperto e chiuso nel giro di sei mesi nel 2010. Per i pm gli autori di queste vessazioni restano da identificare. Gli accertamenti affidati ai Carabinieri del Nucleo Investigativo saranno “non brevi”, secondo quanto si apprende. Ieri i militari hanno sequestrato materiale cartaceo e informativo durante le perquisizioni compiute nelle abitazioni e negli uffici degli arrestati e di altri agenti della municipale indagati. Nella sede del comando del I Gruppo in via della Greca, è stata prelevata documentazione relativa ai casi oggetto d’indagine.

Per i tre arrestati il procuratore aggiunto Alberto Caperna e i sostituti Ilaria Calò e Laura Condemi avevano pensato di chiedere il giudizio immediato (si salta l’udienza preliminare e si va direttamente in dibattimento). Ma essendo scaduti i novanta giorni dalla iscrizione nel registro degli indagati di altri tre vigili urbani a piede libero (avvenuta il 2 gennaio) hanno deciso di procedere per via ordinaria. Intanto il sindaco di Roma Gianni Alemanno è tornato a difendere la polizia municipale nel suo complesso.