Rosa Della Corte, la Mantide di Casandrino è evasa: 11 anni fa uccise fidanzato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Agosto 2014 - 15:04| Aggiornato il 27 Agosto 2014 OLTRE 6 MESI FA
Rosa Della Corte evade durante permesso premio: 11 anni fa uccise il fidanzato

Rosa Della Corte evade durante permesso premio: 11 anni fa uccise il fidanzato

NAPOLI – La “mantide di Casandrino” è evasa dal carcere di Lecce. Approfittando di un permesso premio per andare a Napoli dalla madre, Rosa Della Corte non è tornata in carcere il 22 agosto. La Della Corte uccise 11 anni fa il fidanzato Salvatore Pollasto a Casandrino, in provincia di Napoli, e stava scontando una condanna a 18 anni di carcere per omicidio.

Il suo avvocato, Carmine Gervasi, si dice preoccupato per la donna: “Era molto depressa“. Insieme a Della Corte è scomparso anche il nuovo compagno.

Era la mattina del 4 aprile 2003 quando fu trovato all’interno della sua Y10, in una stradina cieca frequentata da prostitute e rapinatori, il corpo senza vita di Salvatore Pollasto, fidanzato di Della Corte. Ad oggi il movente di quell’omicidio è rimasto un mistero: gioco erotico finito male o coltellate per gelosia.

La donna è stata condannata a 18 anni di carcere e le mancavano solo due anni per tornare alla libertà. Uscita dal carcere con un permesso premio, di lei si sono perse le tracce la sera di giovedì 21 agosto, quando da Napoli, dove era stata a trovare la madre, aveva preso il treno per tornare a Lecce.

Gervasi, legale di Della Corte, si dice preoccupato per la donna a cui erano stati negati i domiciliari e che negli ultimi mesi era depressa e aveva perso 25 chili:

“Sono davvero preoccupato, Rosa Della Corte era molto depressa. Purtroppo, più che a una fuga d’amore, penso a un gesto estremo”.

La notizia dell’evasione è stata diramata solo la mattina di lunedì 25 agosto:

“Della sua scomparsa si è saputo però solo lunedì, quando il medico che la doveva visitare per una perizia psichiatrica mi ha chiamato dicendomi che Rosa non si trovava in carcere. Da lì abbiamo ricostruito gli ultimi spostamenti. Lei mi aveva chiamato, come fa sempre, il giorno prima di partire, dicendomi che in serata avrebbe preso il treno del ritorno”.

La preoccupazione dell’avvocato Gervasi nasce soprattutto dalle condizioni di salute della donna:

“A darle il colpo di grazia è stata una decisione del giudice che le aveva negato un permesso premio a metà luglio”.

L’8 luglio, infatti, c’era stata un’udienza per valutare la richiesta dei domiciliari avanzata dalla difesa di Rosa Della Corte. Secondo l’avvocato, le sue condizioni non erano compatibili con la detenzione in carcere. Il giudice ha disposto una perizia e ha rinviato l’udienza a ottobre, ha aggiunto Gervasi:

“Quando ha chiesto il permesso glielo hanno negato dicendo che doveva rimanere a disposizione del medico per la perizia. Ma il perito è stato nominato solo il 30 luglio. Ovviamente, questa decisione del giudice è stata vista come una cattiveria gratuita da parte della mia assistita, che si è depressa ancora di più”.

Per questo Gervasi non pensa a una fuga d’amore anche se sarebbe sparito anche il suo nuovo compagno, conosciuto a Lecce con la corrispondenza e durante i permessi di buona condotta:

“Sono sicuro che la sta cercando anche lui. Rosa era sempre rientrata in anticipo dai permessi premio e non aveva manifestato nessuna intenzione di scappare”.