“Rosy Abate” e il numero vero di cellulare nella fiction: la coppia non ritira la denuncia a Mediaset

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Novembre 2017 - 13:26 OLTRE 6 MESI FA
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“Rosy Abate” e il numero vero di cellulare nella fiction: la coppia denuncia Mediaset

ROMA – “Nessuna mediazione, la denuncia non la ritiro”. La signora di Domodossola va avanti dopo che con il marito ha fatto causa a Mediaset e punta a ottenere scuse e un risarcimento dall’azienda di Cologno Monzese che domenica ha diffuso il loro numero di cellulare nella prima puntata della fiction “Rosy Abate”, serie TV su una giovane donna legata alla mafia siciliana, trasmessa in prima serata su Canale 5.

Il loro telefono non ha smesso di squillare, si sono sentiti appellare “mafiosi” senza ragione, tempestati di chiamate di telespettatori che si erano segnati il numero di cellulare e hanno provato a vedere chi rispondeva dall’altro capo del telefono. Incredibile, ma vero, qualcuno non aveva capito che la fiction non è la realtà.

Come scrive Letizia Tortello per La Stampa:

Ora Mediaset promette di tagliare le scene in cui un criminale fa trovare alla protagonista Rosy Abate (alias Giulia Michelini), donna di Cosa Nostra trasferitasi sotto falsa identità in Liguria, il famoso bigliettino, ma chiede di ripensare alla causa legale. “È stato uno sbaglio, può capitare – ha spiegato l’azienda alla famiglia -, abbiamo fatto editing del video, ripensateci”. Perché non li hanno contattati prima, visto il putiferio, anche mediatico, che si è creato? “Non è bello essere associati alla mafia, ci hanno anche minacciato”, ha ribattuto la donna. Mediaset voleva verificare che il numero fosse intestato a persone realmente esistenti. Per questo avrebbe temporeggiato. Un controllo che, di solito, si dovrebbe fare prima di andare in onda, oppure che dovrebbe far scattare la policy usata negli States, per cui si scrivono per convenzione le cifre “555” prima delle altre.

“Non siamo esibizionisti, siamo persone che vogliono una vita tranquilla – continua la coppia del Verbano-Cusio-Ossola (la donna è incinta di otto mesi) -, ma chiediamo che Mediaset mandi in onda un avviso ai telespettatori in cui scrive che è stato uno sbaglio, e d’ora in poi, se vorrà, parlerà solo con il nostro avvocato”.