Rozzano, preside cancella Natale: Salvini e Gelmini a scuola

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Novembre 2015 - 16:58 OLTRE 6 MESI FA

ROZZANO – Il preside della scuola elementare di Rozzano, in provincia di Milano, cancella il Natale e i politici scendono in piazza a manifestare. Matteo Salvini, leader della Lega Nord, ha portato presepe e cd musicali davanti ai cancelli della scuola, mentre Mariastella Gelmini ha intonato “Tu scendi dalle stelle” come coro di protesta. La scelta del preside ha diviso anche i genitori, tra chi appoggia la sua decisione e chi invece lo condanna. Anche la Cei è intervenuta, definendo “ridicola” la decisione del preside di cancellare il Natale per rispettare le altre professioni religiose.

La mattina del 30 novembre, dopo le polemiche suscitate dall’annuncio del preside Marco Parma di voler annullare la festa di Natale e sostituirla con la festa d’inverno per rispettare le varie culture dei bimbi a scuola, Salvini e la Gelmini, insieme anche a Ignazio Larussa, sono arrivati ai cancelli dell’istituto per protestare. Armati di presepe, cd coi canti di Natale alla mano, hanno manifestato mentre monsignor Nunzio Galantino, della Cei, ha usato l’editoriale di Vita Pastorale per criticare la decisione dei festeggiamenti laici, scrive Repubblica:

“la scelta di chi, per ‘rispettare’ altre tradizioni o confessioni religiose, pensa di cancellare il Natale o di camuffarlo scadendo nel ridicolo”.

Salvini invece ha parlato con i genitori contrari alla decisione del preside e dopo aver denunciato “le pessime condizioni della scuola”, ha detto:

“Se qualcuno ritiene di favorire i nostri bambini negando le tradizioni deve cambiare mestiere. Pensare che Gesù bambino possa essere una provocazione è una cosa da fuori di testa”. Poi ha invitato “tutte le mamme e tutti i papà, di tutte le religioni, a spiegare ai loro bambini che la convivenza è bella. Ma il 25 dicembre rimane la festa di Natale”.

Anche Valentina Aprea, assessore regionale all’Istruzione ed esponente di Forza Italia, ha criticato la decisione del preside:

“Riportare i presepi e i canti religiosi nelle scuole è il nostro impegno. E, anche se non abbiamo competenze dirette, andremo a verificare dove questo non si fa. Le scuole sono statali, ma faremo sentire la pressione delle autorità regionali su attività didattiche eventualmente tese a mortificare le nostre tradizioni”.

(Foto Ansa)