Ruby: archiviata indagine per Ghedini, Longo e Ronzulli

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Novembre 2015 - 23:50 OLTRE 6 MESI FA
Ruby: archiviata indagine per Ghedini, Longo e Ronzulli

Ruby: archiviata indagine per Ghedini, Longo e Ronzulli

MILANO – Nonostante siano stati raccolti “numerosi elementi indiziari che indicano come, forse, in diverse occasioni” Niccolò Ghedini e Piero Longo, storici avvocati di Silvio Berlusconi, abbiano “superato il limite imposto dalla deontologia professionale”, non si è “giunti all’acquisizione di prove certe” o quanto meno ad “indizi univoci e concordanti” di un loro “ruolo attivo di concorso in corruzione” con l’ex premier nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta Ruby ter.    

E’ con queste motivazioni il gip di Milano Stefania Donadeo ha deciso di archiviare l’accusa di corruzione in atti giudiziari che veniva contestata ai due legali, difesi da Nadia Alecci e Giulia Bongiorno. Sempre accogliendo la richiesta del procuratore aggiunto Pietro Forno e dei pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, lo stesso giudice ha fatto uscire dall’indagine altre 11 persone, tra cui l’ex europarlamentare di FI Licia Ronzulli e il padre di Karima El Mahroug.

Mentre per il leader di Forza Italia e altre 31 persone, tra cui anche la giovane marocchina, dovrebbe arrivare nei prossimi giorni la richiesta di rinvio a giudizio. Per gli inquirenti, infatti, l’ex premier, assolto in via definitiva dalle accuse di concussione e prostituzione minorile, avrebbe comprato il silenzio o la reticenza di molte ragazze delle serate ad Arcore e poi testi nei processi versando un totale di oltre 10 milioni di euro, di cui quasi 7 alla marocchina.

I pm nella richiesta di archiviazione avevano evidenziato come i giudici del processo ‘Ruby 2’ avessero identificato nella riunione del 15 gennaio 2011 ad Arcore, alla quale erano state convocate le giovani perquisite il giorno prima, “il momento in cui fu avanzata la proposta dell’accordo corruttivo”, ossia soldi o utilità in cambio delle false testimonianze.

Per gli stessi pm, però, così come per il gip che cita la richiesta, non ci sono “prove certe” che Ghedini e Longo abbiano avuto un “ruolo” nel presunto accordo tra l’ex Cavaliere e le ‘olgettine’. Anche le dichiarazioni rese da Marysthelle Polanco in un’intervista ad una giornalista inglese nella quale l’ex showgirl accusava Ghedini, infatti, non sono credibili perché, si legge nel decreto, “l’inequivocabile avidità che contraddistingue l’indagata Polanco rende credibile che ci si trovi di fronte ad un ennesimo tentativo di guadagni illeciti”. Fu la stessa Polanco, tra l’altro, a smentirle con una lettera alla Procura dicendo che aveva reso l’intervista “a scopo di lucro”.

Nemmeno un verbale della teste-chiave Imane Fadil può provare il ruolo dei due avvocati, perché la modella ha riferito di “proposte” di Emilio Fede in relazione alla famosa riunione ad Arcore, ma “non vi è prova” che Ghedini e Longo “ne fossero realmente al corrente”. E neanche una lettera “indirizzata a Silvio Berlusconi” da Luca Risso, ex fidanzato di Ruby, dà “elementi certi ed utili ad individuare una responsabilità” dei due legali. Archiviate anche le posizioni dell’ex viceministro degli Esteri Bruno Archi e dell’ex sottosegretario Valentino Valentini, che erano accusati di falsa testimonianza per aver riferito di aver sentito Berlusconi chiedere in un pranzo con Mubarak “se una ragazza egiziana di nome ‘Ruby’ appartenesse alla sua cerchia familiare”. Per pm e gip sul punto non c’è certezza e quella domanda “potrebbe in teoria essere stata tradotta” da un altro interprete presente. Il padre di Karima, invece, potrebbe aver detto il falso confondendosi “per una non perfetta conoscenza della lingua italiana unita ad un’assoluta ignoranza del nostro sistema giudiziario”.

Escono dall’inchiesta anche il caposcorta di Berlusconi, Giuseppe Estorelli, Renato Cerioli, ex marito di Ronzulli e difeso dal legale Paolo Grasso, Lorenzo Brunamonti, cameriere di Arcore, Serena Facchineri, ex fidanzata di Luca Risso, Francesco Magnano, geometra di fiducia di Berlusconi, Cinzia Molena e Antonio Passaro, amico di Ruby.