Ruby: “Berlusconi disse ‘Non sono cattivo, non stare sulle tue’. E mi regalò 7 mila euro”

Pubblicato il 2 Novembre 2010 - 17:16 OLTRE 6 MESI FA

Una busta da 7 mila euro, poi la battuta: “Non sono un uomo cattivo, non stare sulle tue”. Secondo il racconto di Ruby Silvio Berlusconi le diede così il suo “regalo”, dopo i complimenti sulle sue “gambe lunghissime”.

Parla di un San Valentino passato ad Arcore, 14 febbraio. ”Una volta dentro ci ha accolti lui. Mi ha detto che ero elegantissima e che ho le gambe lunghissime”.

”Quella sera – racconta Ruby – avevo un tailleur pantalone color panna e una camicia con il collo alto, i capelli raccolti ‘a banana’. Il taxi si è avvicinato a un ingresso laterale. Priscilla (la sua amica brasiliana – ndr) ha chiamato in villa e i carabinieri ci hanno lasciato passare. Quando ho visto quel villone ho chiesto alla mia amica dove fossimo. E lei mi ha detto ‘dal presidente’. M’è preso un colpo. Io fino a pochi mesi prima dormivo su una panchina a Catania”.

A questo punto Berlusconi l’avrebbe accolta, facendole dei complimenti. ”Io – prosegue Ruby – mi limitavo a dire grazie. Non volevo dare troppa confidenza, non sapendo che tipo fosse. Quella sera eravamo dieci ragazze, alcune famose altre no, tutte eleganti. Ma nomi non ne faccio. Erano tutte molto appariscenti, in rosso, verde smeraldo. E c’era Emilio Fede. Ero seduta accanto a Silvio. E vicino alla tenda c’era Apicella che suonava”. ”Mi sentivo Cenerentola – continua Ruby – con la prospettiva di tornare alla realtà e ai sacrifici di mezzanotte. Il menu? Tutto tricolore: pomodori, mozzarella e olive; pasta al pomodoro, pasta al pesto e pasta ai formaggi; timballo tricolore; gelato al pistacchio, fragola e vaniglia. Pensavo si mangiasse meglio. Poi Silvio ci ha regalato una collana di Damiani con un cuore perché era San Valentino”.

Ruby è anche tornata sul Bunga bunga: “Ci siamo spostati in un salotto dove lui ci ha raccontato la barzelletta del Bunga Bunga, bevendo Sanbitter. Glieli portavo io. Poi volli andare via, ero a disagio perché tutte erano in confidenza con lui e io no. Prima però lui mi ha portata al piano di sopra nel suo ufficio. Sapeva dei miei problemi e voleva aiutarmi”.