“Ruby mi raccontò che B. ad Arcore le diede 5 mila euro”

Pubblicato il 9 Marzo 2012 - 15:44 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – ”Ruby mi racconto’ che Silvio Berlusconi, quando lei’ ando’ ad Arcore, le regalo’ alcuni gioielli e le diede una busta con dentro 4-5 mila euro”. Lo ha raccontato, nell’aula del processo sul caso Ruby a carico dell’ex premier, una testimone, l’assistente sociale Pasqualina Gianlongo, in servizio al pronto intervento del Comune di Milano e che nel giugno 2010 si occupo’ della minorenne marocchina.

Un’altra testimone – l’assistente sociale Eva Brivio che lavora presso la clinica Mangiagalli di Milano e che incontro’ Ruby dopo che aveva subito alcune lesioni, il 5 giungo 2010, da parte della prostituta brasiliana Michelle Conceicao – ha fornito altri particolari sui racconti della ragazza: ”Mi disse che aveva conosciuto Emilio Fede a un concorso di bellezza in Sicilia e che era stato grazie a lui che lei era arrivata a Milano e poi aveva cominciato a lavorare nello staff di Lele Mora”.

L’assistente sociale Gianlongo, che segui’ le vicende relative al collocamento di Ruby in una comunita’ milanese dopo la lite della giovane con la Conceicao, ha spiegato anche che la marocchina diceva di lavorare ”a Mediaset 4 giorni a settimana per una trasmissione tv”. Era arrivata a Milano – ha proseguito la testimone, riportando il colloquio che ebbe con la minorenne – ”perche’ aveva partecipato a un concorso di bellezza in Sicilia dove aveva conosciuto Fede, il quale le aveva detto che se andava a Milano poteva lavorare in tv”. Ruby ha raccontato all’assistente che ”piu’ volte si era recata a Arcore a casa di Berlusconi, dove aveva cenato con cibi con colori della bandiera italiana. Mi ha detto che l’ex premier l’aveva chiamata in una stanza a parte, le aveva dato una busta e le aveva detto di aprirla in macchina. Dentro c’erano 4-5 mila euro”.

La testimone ha anche chiarito che in quei giorni, nel giungo 2010, si era fatto avanti Lele Mora che voleva prenderla in affido perche’ ”diceva che era una povera disgraziata e voleva aiutarla”. Al momento sono stati sentiti 5 dei 13 testi citati per oggi. Hanno deposto, tra gli altri, anche una ginecologa della Mangiagalli, e una pediatra della clinica De Marchi.