Caso Ruby: ragazze presenti a casa di Berlusconi non saranno parte offesa nel processo

Pubblicato il 24 Febbraio 2011 - 16:26 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Le ragazze che hanno partecipato alle serate ad Arcore organizzate a casa di Silvio Berlusconi non saranno parte offesa nel filone principale dell’inchiesta milanese sul caso Ruby, nel quale sono indagati per induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenni e della minorenne Karima El Mahroug, il consigliere regionale Nicole Minetti, il direttore del TG4 Emilio Fede, l’imprenditore dei vip Lele Mora e tre persone del suo entourage, tra le quali l’autista.

Nell’indagine, che dovrebbe essere chiusa con il deposito degli atti alle parti attorno a meta’ della prossima settimana, da quanto si è saputo, le decine di giovani che avrebbero partecipato alle presunte feste a luci rosse a villa San Martino, non saranno indicate come parti offese. E questo in base alla giurisprudenza che, a partire almeno dal 2000, e’ uniforme nel sostenere che la presunta prostituta non è parte lesa quando è contestato il reato di induzione e favoreggiamento della prostituzione.

Lo è invece quando si tratta di sfruttamento della prostituzione. Rimane invece parte offesa Ruby in quanto ci sarebbe stata una interferenza e un’alterazione nel normale processo di crescita di una minorenne. Per la vicenda il premier è imputato per concussione e prostituzione minorile e verrà giudicato separatamente: per lui il prossimo 6 aprile si aprira’ il processo con rito immediato davanti alla quarta sezione penale del Tribunale.