BELLUNO – Vai in ospedale per un’operazione magari banale. Le notizie di malasanità arrivano da ogni parte d’Italia, la preoccupazione di tutti è di essere in buone mani, che il medico sia preciso e affidabile. Nel 2011, in un paese non proprio arretrato come l’Italia, forse solo ai più diffidenti può capitare di avere dubbi delle strumentazioni. E non di quelle più sopraffine (il pacemaker sarà di qualità?) ma degli strumenti più banali, ovvi e comuni nelle sale operatorie.
Ruggine, semplice ossidazione della scatole che contenevano gli strumenti chirurgici. E’ quello che la Guardia di Finanza di Belluno ha trovato sui contenitori prodotti in Turchia. Centinaia di queste scatole sono state trovate in tutta Italia, in 16 diversi ospedali. Sette imprenditori sono stati denunciati per frode in pubbliche forniture.
L’indagine ha riguardato, oltre che Pavia, anche le province di Belluno, Padova, Milano, Mantova, Lodi, Pordenone, Bologna, Reggio Emilia, Forlì, Cesena, Fermo, Ancona, Macerata, Lucca, Massa Carrara e Roma. In tutto sono state fatte 21 perquisizioni, anche presso alcune Aziede sanitarie locali. La conseguenza è la mancata sterilizzazione degli strumenti di chirurgia, con la preoccupazione che alcuni (forse molti) tra malati e medici possano essere stati infettati.