Accusato di pedofilia educatore parrocchiale. Era considerato un ragazzo modello

di Stefano Petrelli*
Pubblicato il 31 Marzo 2010 - 13:53 OLTRE 6 MESI FA

Un’altra accusa di pedofilia colpisce ambienti vicini alla Chiesa Cattolica. Nell’hard disk del vicepresidente del consiglio parrocchiale di Varna, in Alto Adige, è stato rinvenuto materiale pedopornografico. L’uomo, 28 anni, era considerato un punto di riferimento per la comunità, in otto anni a servizio della parrocchia, ha educato decine di ragazzini, si occupava  dei chierichetti e dei vigili del fuoco volontari.

“Quando l’abbiamo saputo” – spiega Franz Gruber, presidente del consiglio parrocchiale di Varna – “io e il parroco abbiamo convocato il ragazzo, chiedendogli spiegazioni. Lui ha ammesso di aver scattato foto a ragazzini nudi. L’episodio sarebbe avvenuto in palestra, al termine di una giornata in cui tutti erano allegri, euforici. Quando abbiamo insistito per saperne di più il ragazzo si è trincerato dietro al silenzio. Non ha mai fatto cenno a possibili abusi o violenze sessuali sui chierichetti. A quel punto abbiamo deciso, di comune accordo, che avrebbe dovuto sospendere da subito la sua attività in Parrocchia. Attendo la fine delle indagini per saperne di più. In questo momento posso solo dire che ai miei occhi era un ragazzo modello, una persona di cui mi fidavo”.

La notizia, a Varna, è diventata di dominio pubblico un paio di settimane fa, durante un’assemblea dell’associazione delle famiglie cattoliche di lingua tedesca. Una mamma ha sollevato il caso e la presidente del sodalizio ha informato immediatamente la Procura, già allertata da alcuni genitori.

Intanto la Diocesi di Bolzano tenta di compiere un passo verso la trasparenza, nominando un difensore civico indipendente per sostenere le vittime di abusi sessuali, ma anche i responsabili di tali abusi, avvenuti nelle istituzioni diocesane, che volessero uscire allo scoperto. “Ci sono persone che comprensibilmente preferiscono raccontare le loro esperienze a referenti estranei all’ambito ecclesiastico” – ha commentato il vicario generale don Joseph Matzneller – “Questo è il segno che in Diocesi tali richieste sono prese sul serio”.

*Scuola di Giornalismo Luiss