Salerno, si sente male a scuola e muore: Melissa, 16 anni, come Vittorio 3 settimane prima

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Ottobre 2019 - 13:35 OLTRE 6 MESI FA
Salerno, si sente male a scuola e muore: Melissa, 16 anni, come Vittorio 3 settimane prima

A sinistra Vittorio Senatore, morto a 16 anni in un incidente stradale. A destra Melissa La Rocca stroncata a 16 anni da un malore a scuola

ROMA – Stava svolgendo un esercizio di matematica alla lavagna quando è stata colta da un improvviso capogiro, ha perso i sensi ed ha battuto la testa contro la cattedra. E’ morta così Melissa La Rocca, 16 anni appena, dinanzi agli occhi atterriti dei suoi compagni di scuola. Il dramma si è consumato intorno alle 9 di lunedì mattina all’Istituto Genovesi-Da Vinci di Salerno. Il secondo lutto nella stessa classe nel giro di poche settimane: a metà settembre era toccata a Vittorio Senatore, 16 anni anche lui, morto in un incidente stradale.

Teresa Marino, la prof di matematica che si trovava in classe al momento della tragedia ha raccontato: “All’improvviso ho visto Melissa che si girava. Ha toccato la cattedra. Mi sono accorta che si stava sentendo male. È caduta a terra, ho capito che era svenuta e ho detto ai ragazzi di chiamare subito il 118”.

Per oltre 30 minuti i sanitari del 118 hanno tentato di strapparla alla morte, ma è stato tutto vano. Melissa non ha più ripreso conoscenza. “Ora sarà tutto più difficile. Io sono sconvolta e anche i ragazzi”, ha aggiunto la docente, visibilmente provata. 

Melissa era originaria di San Mango Piemonte (Salerno), comune alle porte del capoluogo di provincia. “Era una bella ragazza, studiosa, molto brava in matematica, molto amata dai compagni”, il ricordo dell’insegnante. Gli investigatori, giunti a scuola dopo la tragedia, hanno ascoltato i suoi compagni di scuola per ricostruire le ultime ore di Melissa. E’ stato così che è emerso che nella stessa classe c’era stato un altro gravissimo lutto, solo tre settimane prima. La scomparsa di Vittorio, come quella di Melissa, ha gettato tutti nello sconforto.

Fonte: Ansa