Salerno-Reggio Calabria: la galleria mortale chiusa FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Aprile 2016 - 10:30 OLTRE 6 MESI FA
Salerno-Reggio Calabria, chiusa galleria: storia infinita...

Salerno-Reggio Calabria, chiusa galleria: storia infinita…

VIBO VALENTIA – Salerno-Reggio Calabria, a fermare un tratto del cantiere della grande incompiuta arriva un’inchiesta della magistratura. Dovrà far luce sulla morte per incidente di alcune persone, perché il dubbio è che una galleria non sia stata costruita rispettando tutti i protocolli e possa quindi per questo essere concausa di tragici incidenti stradali.

La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha disposto il sequestrato preventivo della galleria “Fremisi-San Rocco” sull’autostrada A3 in direzione Sud e del tratto in prossimità della stessa. L’autostrada sarà chiusa tra gli svincoli di Mileto e Serre. La decisione è arrivata dopo che i tecnici nominati per chiarire le cause di due incidenti in cui sono morte cinque persone, avrebbero evidenziato “gravi difetti strutturali” per la conformazione dell’asfalto e la mancanza di illuminazione e di barriere di protezione.

Nel tratto in questione il 25 novembre scorso è morto un diciannovenne, Domenico Napoli, mentre il primo marzo scorso sono deceduti quattro giovani di età compresa tra i 22 ed i 24 anni, Marzio Canerossi, Giuseppe Speranza, Fortunato Calderazzo e Francesco Francesco. I quattro erano stati sbalzati dall’auto sulla quale viaggiavano in seguito ad un incidente autonomo in galleria e successivamente investiti da un camion. L’attività della Procura di Vibo Valentia prosegue per ricostruire esattamente la dinamica dei due incidenti. Nell’inchiesta avviata sono indagate sette persone tra funzionari Anas e imprenditori. 

“L’adozione del provvedimento – dichiara in una nota il procuratore Mario Spagnuolo – è reso necessario tenuto conto di quanto preliminarmente evidenziato dai consulenti tecnici in ordine alla pericolosità di quel tratto autostradale”. In particolare, secondo gli esperti, ci sarebbero “gravi difetti strutturali” per la conformazione dell’asfalto e la mancanza di illuminazione e di barriere di protezione. Le indagini della Procura proseguono “al fine di operare la precisa ricostruzione della dinamica dei sinistri ed individuarne le responsabilità”.

(Foto Ansa)