Salvator Mundi ritrovato: era stato rubato dal museo della Basilica di San Domenico Maggiore di Napoli

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 18 Gennaio 2021 - 17:24 OLTRE 6 MESI FA
Salvator Mundi Basilica di San Domenico Maggiore Napoli

Salvator Mundi ritrovato, era stato rubato dal museo della Basilica di San Domenico Maggiore di Napoli

E’ stato ritrovato il dipintoSalvator Mundi” risalente al XV secolo e facente parte di una collezione custodita presso il museo “DOMA” della Basilica di San Domenico Maggiore di Napoli. La tela di scuola leonardesca e di ingente valore, è tornato oggi, lunedì 18 gennaio, nella cappella Muscettola dalla quale era stato trafugato tempo fa.

Il “Salvator Mundi” rubato era in un appartamento a Napoli

E’ stato ritrovato dagli agenti della Sezione Reati contro il patrimonio della Squadra mobile di Napoli il “Salvator Mundi“, che fa parte di una collezione custodita presso il museo Doma della Basilica di San Domenico Maggiore, a Napoli, e collocato nella Cappella Muscettola da cui era stato trafugato. Gli agenti hanno trovato il dipinto nascosto in una camera di un appartamento in via Strada Provinciale delle Brecce, nel capoluogo campano. Il proprietario dell’appartamento dove il quadro è stato trovato, un 36enne, incensurato, è stato sottoposto a fermo con l’accusa di ricettazione.

I particolari dell’operazione saranno illustrati dal procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, durante un incontro con la stampa che si terrà, nel rispetto dei protocolli sicurezza Covid 19, presso l’Aula Vadalà del IV Reparto Mobile della Polizia di Stato sito in via Monte di Dio a Napoli.

Salvator Mundi, la storia del dipinto

Il Cristo Benedicente raffigurato in questa tavola conservata nella Sala degli Arredi Sacri del museo della Basilica di San Domenico Maggiore di Napoli, è tratto da un quadro recentemente attribuito a Leonardo da Vinci e venduto all’asta per 450 milioni di dollari, ora in una collezione privata ad Abu Dabi.

Una raffinata stesura pittorica, ancora ben conservata, caratterizza il piccolo prezioso dipinto proveniente dall’antica cappella della famiglia Muscettola nella basilica napoletana. Il quadro fu probabilmente acquistato da Giovan Antonio Muscettola, esponente dell’omonima famiglia consigliere di Carlo V e suo ambasciatore alla corte papale, durante una delle sue missioni diplomatiche svolte al Nord, forse proprio a Milano. (fonti ANSA, AGI)