Salvatore Germanò ucciso. Pantaleone Parlato e Piergiorgio Mandrile arrestati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Agosto 2014 - 18:58 OLTRE 6 MESI FA
Salvatore Germanò ucciso. Pantaleone Parlato e Piergiorgio Mandrile arrestati

Foto di repertorio

BORGO SAN DALMAZZO – E’ di Salvatore Germanò il cadavere trovato a Borgo S.Dalmazzo, vicino al torrente Gesso. Due le persone arrestate per l’omicidio, Pantaleone Parlato e Piergiorgio Mandrile. Sono stati loro a condurre i carabinieri nel luogo in cui il corpo era seppellito. Ancora ricercato per il delitto un terzo uomo.

La vittima è un ex ‘ndranghetista calabrese poi collaboratore di giustizia espulso dal programma di protezione perché coinvolto nel 2008 in una vicenda di usura. A confessarne l’omicidio ai carabinieri è stato Pantaleone Parlato, carabiniere in pensione dal novembre 2013, fermato mercoledì scorso dai suoi ex colleghi mentre con un complice – non coinvolto nell’omicidio e nell’occultamento del cadavere – stava per mettere a segno una rapina.

L’uomo è crollato quando, davanti al suo ex comandante, gli è stato chiesto dei rapporti con la vittima, sulla cui scomparsa i carabinieri indagavano dallo scorso 18 agosto. E’ stato allora che Parlato ha confessato di averlo ucciso insieme a Mandrile, un geometra di Borgo San Dalmazzo.

I due dovevano restituire una ingente somma di denaro alla vittima e hanno assoldato un pregiudicato torinese tuttora irreperibile, Vittorio Ierinò, per ucciderlo. Secondo la testimonianza dei due arrestati, è stato Ierinò – precedenti per associazione mafiosa e armi – a uccidere Germanò e a seppellirlo poi con il loro aiuto nella sabbia, vicino al torrente Gesso.

I carabinieri, coordinati dal procuratore della Repubblica di Cuneo, Francesca Nanni, dovranno ora appurare chi abbia materialmente ucciso la vittima e ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio. E’ caccia, intanto, a Ierinò, che per partecipare al delitto è evaso dagli arresti domiciliari

Germanò è stato ucciso con un colpo di arma da fuoco alla testa, incappucciato, avvolto in un telo di nylon e sepolto nella sabbia, vicino al greto di un fiume. Così è stato ritrovato.