Campania, Calabria, Sicilia: operazione anti criminalità, beni sequestrati

Pubblicato il 10 Luglio 2012 - 11:26 OLTRE 6 MESI FA
Foto Lapresse

ROMA – Tre operazioni contro la criminalità organizzata, una in Campania, una in Calabria, una in Sicilia. Ne dà notizia l’Ansa la mattina del 10 luglio: in totale le forze dell’ordine hanno sequestrato beni per oltre un miliardo di euro.

Caserta

Scrive l’Ansa: un maxi sequestro di beni per un valore di oltre 800 milioni di euro e’ stato eseguito nei confronti di un imprenditore edile ritenuto legato al clan camorristico dei Casalesi. Il provvedimento e’ stato attuato dai finanzieri del Gico di Napoli, dello Scico di Roma e del Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta, sotto il coordinamento della Dda di Napoli. Le indagini svolte dal Gico hanno consentito di ricostruire il patrimonio dell’imprenditore e di individuare numerosi prestanomi, titolari di societa’ operanti nel settore immobiliare ed edilizio, ai quali, nel tempo, sono stati intestati beni immobili, autoveicoli ed imprese per sfuggire alle indagini.

Messina

Scrive l’Ansa: Un sequestro di beni per un valore complessivo di circa 70 milioni di euro a un imprenditore e’ stato eseguito a Messina dai carabinieri. Il provvedimento e’ stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Messina, su proposta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. L’imprenditore e’ ritenuto vicino ad un clan mafioso del versante tirrenico della provincia di Messina. Il sequestro riguarda alcune societa’, appezzamenti di terreno, abitazioni ed autoveicoli. 

Catanzaro

Scrive l’Ansa: Beni per un valore di 200 milioni di euro sono stati confiscati a Lamezia Terme dai carabinieri del Noe e del Comando provinciale di Catanzaro all’imprenditore Salvatore Mazzei, di 56 anni. La confisca e’ stata disposta dal Tribunale di Catanzaro che ha accolto la richiesta del Procuratore di Lamezia, Domenico Prestinenzi. Mazzei e’ ritenuto vicino alle cosche della ‘ndrangheta lametine e vibonesi. Il patrimonio dell’imprenditore sarebbe sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Tra le proprietà confiscate, ci sarebbero duecento ettari di terreno, 70 fabbricati, l’albergo Aer Hotel Phelipe di Lamezia Terme, 25 societa’ nel settore del movimento terra, ed una cava in localita’ San Sidero