L’avvocato di Parolisi insinua: “I Rea manomisero la borsa?”

Pubblicato il 26 Ottobre 2011 - 19:47 OLTRE 6 MESI FA

RIPE DI CIVITELLA (TERAMO) – Il legale di Salvatore Parolisi insinua che i parenti di Melania Rea potrebbero aver manomesso alcuni oggetti della donna dopo la morte. Oggetti che costituirebbero elementi di accusa nei confronti del caporalmaggiore dell’esercito (nell’inchiesta sull’omicidio di Melania).

New Notizie cita Valter Biscotti, avvocato di Parolisi. Biscotti parla della borsa che Parolisi ha consegnato agli inquirenti, che secondo alcuni non coincide con quella che Melania indossava quando è stata uccisa: “Quella borsa era il regalo di Natale di Parolisi alla moglie Melania. Lei ci teneva moltissimo. Non tutte le borse di Martini hanno la stessa mappa. Quella regalata da Salvatore è decorata con la cartina dell’America del sud. A Melania piaceva proprio quel modello che Parolisi aveva visto in un negozio del centro di Ascoli ma poi l’aveva acquistato all’Oasi. Ma Salvatore non ha mai consegnato la borsa ai parenti di Melania. Sono stati loro ad andare a Folignano per prendersi la roba della figlia. E tra questa roba c’era anche la borsa, riposta nella sua busta nell’armadio dove Melania l’aveva lasciata, il 18 aprile, dopo essere tornata dal supermercato e da una visita medica, perché non sarebbe mai andata a fare la scampagnata a Colle San Marco con una borsa elegante. La borsa consegnata alla Procura non può che essere la stessa. Se no sono stati i parenti a scambiarla”.

Sempre secondo quanto scrive New Notizie, anche gli occhiali consegnati da Parolisi potrebbero essere diversi da quelli che aveva Melania il giorno del delitto.