Parolisi all’amante: “Cancella le nostre foto”. Ecco le intercettazioni

Pubblicato il 14 Marzo 2012 - 17:17| Aggiornato il 1 Febbraio 2019 OLTRE 6 MESI FA
(Lapresse)

TERAMO – Sono i giorni successivi all’omicidio di Melania Rea, avvenuta il 18 aprile 2011. Il cerchio si sta stringendo e i sospetti progressivamente ricadranno su di lui, Savlatore Parolisi, marito della vittima, arrestato con l’accusa di omicidio. Nelle telefonate, riportate dal quotidiano Libero, la sua amante, gli rinfiaccia le bugie e i misteri: “Tu non mi stai sentire, perché mi hai dovuto rovinare la vita, perché ti sei inventato tutte quelle cazzate?”. E ancora: “Tu perché ancora mi chiami? Perche pensi: quando finisce tutta questa storia magari c’è ancora una sfigata sulla faccia della terra che ancora mi guarda in faccia…”.

Particolarmente sospetta è la telefonata in cui Parolisi chiede all’amante di aiutarlo a insabbiare la loro relazione, questa volta è lui che chiede alla donna di sparire: “Non mi chiamare, non mi mandare più messaggi”.

E ancora: “Tu devi uscire da questa cosa qua. Devi eliminare le tracce che portano a te”. Lei risponde: “Ma loro sanno già di me, non puoi nascondere una cosa del genere. Lo sai questo?”.

Salvatore: “Lo so, lo so. Ti hanno già chiamato? Ascolta, vai sulla chat, la password è quella di Facebook. Eliminami, c’è la nostra foto, quella in cui ci baciamo. Eliminala. Io e te è da un anno che non sentiamo, è da un anno che non ci sentiamo”.