Salvatore Parolisi scagionato dai periti della difesa

Pubblicato il 22 Agosto 2011 - 16:42 OLTRE 6 MESI FA

L’AQUILA, 22 AGO – Gli esami condotti dai periti della difesa scagionerebbero Salvatore Parolisi e quest’ultimo, nelle dichiarazioni spontanee rese in circa mezz’ora, avrebbe ricostruito tutta la vicenda, ribadendo di non avere ucciso la moglie e di avere raccontato la verita’ sulla scomparsa di Melania.

A sostegno delle sue affermazioni, anche le conclusioni dei periti di parte, intervenuti all’udienza assieme ai difensori e al rappresentante della Procura della Repubblica di Teramo.

I due periti hanno illustrato le risultanze sulle posizioni dei cellulari della coppia e sulle tracce di Dna trovate sul corpo di Melania. Riguardo a queste ultime, il genetista Emiliano Giardina, dell’Universita’ di Tor Vergata, ha sostenuto che ”il Dna rilevato su diverse parti del corpo di Melania non e’ del marito; riteniamo che ulteriori accertamenti sarebbero importanti per capire cosa e’ successo”.

Questo aspetto, assieme a altri, secondo la difesa avvalorerebbe la tesi che l’assassino di Melania sia un’altra persona.

La difesa ha puntato molto anche sui rilievi riguardanti i cellulari, perche’ dalla loro posizione e’ possibile stabilire la presenza della coppia a Ripe di Civitella (Teramo) – dove il 20 aprile fu trovato il corpo di Melania Rea – o a Colle S.Marco (Ascoli Piceno), dove Parolisi afferma di essersi recato con la moglie il giorno della scomparsa, il 18 aprile. In quelle zone, pero’, i telefoni ”agganciano” le celle di entrambe le localita’.

Il perito della difesa, Roberto Cusani – ordinario di ingegneria telecomunicazioni alla Sapienza – ha sostenuto che ”le investigazioni, dal punto vista tecnico, sono state fatte in maniera corretta, ma sono state interpretate dagli inquirenti in maniera un po’ forzata perche’, incrociandole con altri dati, qualcosa di probabile o di possibile e’ diventato quasi certo”.

Quindi, se per l’accusa il 18 aprile Salvatore e Melania erano a Ripe di Civitella, per la difesa non si puo’ escludere che si trovassero a Colle San Marco.