Salvini: “Non ci sono elementi per concedere la cittadinanza a Rami”. Lui risponde: “Che avrebbe detto se fossimo tutti morti?”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Marzo 2019 - 22:00| Aggiornato il 25 Luglio 2019 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Stiamo facendo tutti gli approfondimenti del caso. Purtroppo a stasera non ci sono gli elementi per concedere la cittadinanza” a Rami. Lo ha detto il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini. “Le cittadinanze non le posso regalare e per dare le cittadinanze ho bisogno di fedine penali pulite. Non parlo dei ragazzini di 13 anni ma non fatemi dire altro”, ha detto Salvini. “Se qualcuno la cittadinanza non l’ha chiesta e non l’ha ottenuta dopo 20 anni – ha aggiunto rivolgendosi ai giornalisti – fatevi una domanda e datevi una risposta sul perché”.

Soltanto poche ore prima il ministro dell’Interno aveva detto: “Se non ci saranno i problemi che qualcuno ha prospettato, sarò la persona più felice del mondo”. Ma a sera, a margine della presentazione del libro di Mario Giordano, il vicepremier alza i toni sulla vicenda della cittadinanza per Rami, il ragazzino eroe che ha chiamato i carabinieri mentre era a bordo del pullman dirottato mercoledì dall’autista Ousseynou Sy a San Donato Milanese.

Due giorni fa il vicepremier aveva detto: “Rami vuole lo Ius soli? Si faccia eleggere”, parlando della questione più generale della cittadinanza. Sul caso specifico invece dei ragazzini di origine straniera a bordo del bus dirottato, aveva e continua ad avere molta cautela. “Stiamo facendo tutti gli approfondimenti del caso – ha detto il ministro degli Interni durante una conferenza in via Bellerio a Milano – ovviamente non su un ragazzino di 13 anni su cui c’è poco da approfondire, ma su altro che riguarda la concessione di cittadinanza”.

A distanza risponde lo stesso Rami Shehata, durante una premiazione all’Ambasciata egiziana: “Dopo tutto quello che è successo volevo vedere cosa avrebbe detto Salvini, se tutti i ragazzi fossero morti? Se tutti adesso lo ringraziano è merito mio. Di Maio – ha concluso – vuole darmi la cittadinanza, io mi fido di lui”. Replica di Salvini: “Rami si fida di Di Maio per ottenere la cittadinanza? Io mi fido della legge, io devo rispettare la legge e farla rispettare”. (fonte: Ansa)