Covid tamponi e visite a casa: San Raffaele 450 euro e a Roma 250

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Novembre 2020 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA
Negazionista Covid si ammala e si pente: "Chi non mette la mascherina non vada in ospedale"

Negazionista Covid si ammala e si pente: “Chi non mette la mascherina non vada in ospedale” (Foto Ansa)

L’ospedale San Raffaele ha attivato un servizio di visite fatte a domicilio al costo di 450 euro l’una. A Roma costano 250 euro.

Diagnostica domiciliare con prelievo del sangue, radiografia, misurazione della saturazione e referto, tutto fatto dal San Raffaele e tutto per 450 euro. Anche a Roma ci sono ospedali che fanno visite a domicilio, al costo di 250 euro. 

Nel dettaglio al San Raffaele sono 90 euro per un primo consulto medico da remoto (video o telefonico ) e 450 euro per una visita specialisticaa domicilio con prelievo ematico, radiografia toracica, misurazione della saturazione e referto finale. Un servizio a pagamento offerto dal San Raffaele di Milano per l’assistenza domiciliare dei positivi al Covid-19 che però sta facendo discutere per i costi.

Il servizio “garantisce ai soggetti in isolamento obbligatorio un supporto completo. Tramite una prima video visita o consulto telefonico e, in base alla valutazione del medico, un pacchetto di esami diagnostici eseguiti presso l’abitazione”. Questo si legge sul sito web dell’ospedale, dove sono riportate anche le tariffe e le modalità di prenotazione.

Iniziativa bella, per non intasare gli ospedali quando possibile. Ma sta già facendo discutere perché c’è chi reputa il costo un po’ eccessivo.

Le reazioni al tariffario…

“È una notizia che mi lascia sgomento. Ho predisposto un’interrogazione urgente per chiedere ai vertici dell’Assessorato al Welfare e alla direzione generale della sanità lombarda se Regione abbia un qualche ruolo in tutta questa vicenda. Nel qual caso chiederò all’ente istituzionale di sottrarsi e togliere qualsiasi tipo di permesso concesso per un servizio del genere” dichiara il consigliere regionale M5S Luigi Piccirillo.

Tra i primi a sollevare la questione anche il consigliere lombardo del Pd, Matteo Piloni, che su Facebook commenta: “Il pubblico arranca e il privato ingrassa, ma il vero problema è a monte. Regione Lombardia deve necessariamente potenziare la medicina territoriale”.

Critico anche il medico e docente universitario Vittorio Agnoletto, responsabile dell’Osservatorio Coronavirus, che sempre su Facebook scrive: “Chi non può pagare può crepare, questa è la filosofia che domina nella nostra regione. Le Usca non funzionano? Nessun problema ci pensano i privati. Ecco un esempio: il S. Raffaele offre il pacchetto Covid a 450 euro e un consulto telefonico a 90 euro. Il disastro della medicina territoriale è l’ennesimo regalo della Regione Lombardia ai privati, che infatti moltiplicano i profitti”.

Proteste anche dal mondo ospedaliero: “Il business sul COVID, NO vi prego. Risparmiate almeno quello”, l’appello sui social di Attilio Galmozzi, medico dell’Ospedale di Crema. (Fonte Ansa).