Sanità, 18 medici indagati: “curavano” pazienti deceduti

Pubblicato il 27 Novembre 2009 - 09:44 OLTRE 6 MESI FA

Certificavano cure inesistenti a pazienti ricoverati in ospedale o addirittura morti da tempo. E’ quanto scoperto dalla Guardia di finanza di Padova che sta indagando sull’operato di 18 medici di famiglia padovani. In particolare, grazie alla collaborazione fornita agli investigatori dalla Ulss 17 di Este-Monselice, sarebbe stato scoperto che alcuni medici richiedevano e percepivano dai competenti uffici dell’azienda sanitaria il pagamento per prestazioni di assistenza domiciliare effettuate oltre il limite prefissato dal regolamento che disciplina la materia.

Tali prestazioni, invece, avrebbero dovuto essere prestate nell’arco della normale attività di medico di famiglia. E’ stato proprio su questi particolari che le fiamme gialle hanno concentrato le loro attenzioni, individuando numerose prestazioni dichiarate nei confronti di soggetti risultati degenti presso ospedali o altri luoghi di cura o addirittura deceduti.

I 18 professionisti finiti nella rete dei controlli sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Padova in quanto, in qualità di pubblici ufficiali, si sarebbero resi responsabili dei reati di truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale e di falso.