Sanremo, “furbetti del cartellino” al Comune: 100 indagati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Ottobre 2015 - 10:29 OLTRE 6 MESI FA
Sanremo, "furbetti del cartellino" al Comune: 100 indagati

(Foto d’archivio)

SANREMO – Blitz contro i “furbetti del cartellino” al Comune di Sanremo: trentacinque persone sono adesso agli arresti domiciliari con accuse varie che vanno dal peculato alla truffa ai danni dello Stato. In tutto cento gli indagati. Avrebbero “giocato” con le timbrature dei cartellini, un raggiro particolarmente grave, scrive Giulio Gavino sulla Stampa, per la sistematicità e la spregiudicatezza dei comportamenti.

Nel mirino degli investigatori sono finiti dirigenti, capi ufficio, funzionari, impiegati e operai del Comune ligure. In tutto sono più di cento gli indagati. Tra loro c’era persino qualcuno che si faceva timbrare il cartellino da un collega compiacente e se ne andava in canoa, vantando la propria performance su Facebook e mettendosi, però, qualche ora di straordinario. Alcuni dipendenti si segnavano anche dieci ore di straordinario non effettuato anche durante i cosiddetti ‘superfestivi’ come Pasqua.

Tutto è emerso durante il blitz a sorpresa fatto dalla Guardia di Finanza giovedì mattina: una cinquantina di pattuglie, racconta Gavino sulla Stampa, hanno circondato il municipio di Sanremo per mettere in atto le ordinanze di custodia cautelare firmate dal giudice per le indagini preliminari.

Scrive Gavino:

“Le ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip di Imperia interessano dirigenti, capi ufficio, funzionari, impiegati e operai. Al momento gli uffici pubblici sono chiusi. Sia quelli di Palazzo Bellevue, ex albergo che ospita l’ufficio del sindaco e dell’amministrazione, sia l’anagrafe.

Le fiamme gialle stanno effettuando una serie di perquisizioni e di attività investigative. Si tratta della più imponente operazione in materia di “furbetti del cartellino” mai avvenuta in Italia. La gravità dei comportamenti emersi, la loro sistematicità e spregiudicatezza, ha visto la magistratura chiedere ed ottenere i provvedimenti di arresto”.