Santa Maria Capua Vetere, pizzo chiesto a sua insaputa: boss assolto

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Gennaio 2020 - 15:58 OLTRE 6 MESI FA
Santa Maria Capua Vetere, pizzo chiesto a sua insaputa: boss assolto

(Ansa)

SANTA MARIA CAPUA VETERE (CASERTA)  –  Assolto perché il pizzo era stato chiesto nel suo nome ma a sua insaputa: questa la motivazione con la quale i giudici del tribunale di Santa Maria Caputa Vetere (Caserta) hanno prosciolto uno storico estorsore per conto del clan dei Casalesi, più volte condannato per reati di camorra.

Questa volta l’uomo era finito sotto processo per l’estorsione ad un caseificio del Casertano, fatta nel suo nome, senza che ne sapesse nulla. Ed è stato assolto con la formula per “non aver commesso il fatto”.

E’ stato lo stesso pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Alessandro D’Alessio a richiedere alla corte l’assoluzione con formula piena dell’uomo, ritenendo che chi lo aveva chiamato in causa, un estorsore già condannato, aveva millantato, o lo aveva fatto per rafforzare la propria richiesta.

L’imprenditore vittima, sentito durante il dibattimento, non aveva mai chiamato in causa l’uomo, confermando di non averlo mai visto. Era stato l’esattore del clan a chiedere ” un fiore per i ragazzi di Cicciotto”, e a nominare l’imputato, per anni fedelissimo proprio di Cicciotto e Mezzanotte, il soprannome con cui è noto il capoclan dei Casalesi Francesco Bidognetti. (Fonte: Ansa)