Sarah Scazzi, il fratello di Ivano Russo: “Mai creduto al rapimento”

Pubblicato il 3 Aprile 2012 - 11:08 OLTRE 6 MESI FA

TARANTO – E' in corso, dinanzi alla Corte d'Assise di Taranto, l'undicesima udienza del processo per l'omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana (Taranto) uccisa e poi gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010.

Degli otto testimoni citati dall'accusa, si è presentato solo Claudio Russo, fratello di Ivano, il ragazzo del quale si erano invaghite sia Sarah che la cugina Sabrina, accusata del delitto insieme alla madre Cosima Serrano.

Il movente dell'omicidio, secondo gli inquirenti, sarebbe proprio la gelosia che Sabrina nutriva nei confronti della cuginetta, che si era avvicinata ad Ivano e rischiava di oscurarla.

Il pubblico ministero Mariano Buccoliero ha chiesto a Claudio Russo di ricordare cosa avesse fatto il 26 agosto del 2010, giorno della scomparsa e dell'omicidio di Sarah.

Il teste ha detto di essere andato al mare con la fidanzata e di essere tornato a casa intorno a mezzogiorno. Suo fratello Ivano, ha aggiunto, aveva finito di mangiare e riposava sul divano.

Claudio Russo ha fatto presente che parlando col fratello, dopo la notizia della scomparsa di Sarah, non si era mai parlato dell'ipotesi del rapimento.