Sarah Scazzi, zio Michele contraddizioni e lapsus: “L’ho uccisa ma non ricordo”

Pubblicato il 5 Dicembre 2012 - 17:57 OLTRE 6 MESI FA
Michele Misseri (Foto Lapresse)

TARANTO – ”L’ho sollevata da terra e mi ha tirato un calcio e forse anche uno schiaffo. Ho afferrato la corda ma non ricordo come l’ho strangolata. Dopo ho visto che c’erano due giri di corda”. Michele Misseri ha ricostruito in aula le fasi dell’omicidio di Sarah Scazzi, ma non ha saputo spiegare come si è avvicinato alla quindicenne e in che modo ha utilizzato la corda per soffocarla.

Sul punto ci sono state numerose contestazioni da parte del pubblico ministero Mariano Buccoliero, che ha chiesto al contadino di raccontare nei particolari quanto avvenuto nel garage della villetta di via Deledda il 26 agosto 2010. Misseri più volte ha chiesto di essere portato sulla scena del delitto, ma si è contraddetto in diverse occasioni durante il controesame dell’accusa. ”Dopo che mi ha tirato il calcio non so se la bambina è rimasta lì. Non ricordo in quel momento come ho fatto, come è successo”. Il contadino ha detto che lo spessore della corda era all’incirca di 12 millimetri.

Insomma, Misseri ha detto in aula, come ha fatto in più occasioni, di aver ucciso Sarah Scazzi. Ma non ricorda, si contraddice, non riesce a formulare una descrizione piena e precisa di come l’avrebbe uccisa. La procura non gli ha mai creduto, ritiene che Misseri si voglia addossare la colpa per scagionare la moglie Cosima e la figlia Sabrina, in carcere per l’omicidio della ragazzina di Avetrana.

Altra contraddizione: “Cercai la sim del telefono di Sarah con Sabrina”. Ma lei non era all’oscuro dell’omicidio?  Alcuni giorni dopo l’omicidio il contadino ha raccontato che si sarebbe fatto aiutare dalla figlia Sabrina per cercare nel garage della villa di via Deledda la sim del cellulare della nipote. Alla figlia, però, disse che avrebbero dovuto cercare una vite. ”Come ha fatto – ha detto il pm – a correre il rischio pazzesco di trovare la sim del telefonino di Sarah e di farsi scoprire visto che Sabrina non sapeva nulla dell’omicidio?”. Sul punto Misseri ha risposto in maniera vaga.

Ed ecco il lapsus: “Abbiamo spostato il cadavere di Sarah”. Ma non aveva fatto tutto da solo? E allora “abbiamo” chi? Chi c’era con lui, forse la figlia Sabrina? Forse la moglie Cosima Serrano?