Sarah Scazzi. Sub a lavoro, proseguono le ricerche in pozzi e cisterne

Pubblicato il 2 Ottobre 2010 - 11:13 OLTRE 6 MESI FA

Sono al lavoro anche i carabinieri del Nucleo Subacquei per scandagliare pozzi e cisterne nell’ambito delle ricerche di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana (Taranto) di cui si sono perse le tracce da 38 giorni. Questa mattina, 2 ottobre, Concetta Serrano Spagnolo, la madre di Sarah si è recata nuovamente presso la caserma dei carabinieri di via Magenta per chiedere notizie sulle indagini in corso.

I carabinieri stanno controllando le campagne tra Avetrana e Nardò (Lecce), dove è stato ritrovato il cellulare della ragazzina, bruciacchiato e privo della sim card e della batteria. Il telefonino potrebbe essere stato lanciato dalla strada da un’automobile in corsa, dal momento che il luogo dove lo ha trovato Michele Misseri, lo zio di Sara, padre di Sabrina, la cugina con la quale la ragazza avrebbe dovuto incontrarsi il giorno della scomparsa, non è molto lontano dal ciglio della strada, la provinciale 141 che da Avetrana porta a Maruggio.

Al vaglio degli investigatori, coordinati dal procuratore Franco Sebastio e dal pm Mariano Buccoliero, ci sono le dichiarazioni delle cugine Sabrina e Mariangela e degli amici di Sara. L’ipotesi privilegiata e’ quella del sequestro di persona.