Sarah Scazzi, lo sfogo del padre Giacomo: “I Misseri per me non esistono più, ce ne andiamo da Avetrana”

Pubblicato il 18 Ottobre 2010 - 11:26 OLTRE 6 MESI FA

”Quelli me l’hanno portata via e ormai quel che è fatto è fatto, e non c’è rimedio. E così per me quelli è come se non esistessero più. Non li voglio nemmeno odiare perche’ l’odio mi aumenterebbe il dolore e non mi restituirebbe la mia bambina”. Il padre di Sarah Scazzi, Giacomo, ha spiegato in un’intervista al Quotidiano nazionale di voler portare via la moglie Concetta Spagnolo dal paese dove è avvenuto il delitto.

”Capisco che pure adesso che Sarah è stata seppellita – ha proseguito l’uomo – questa è una storia che non finirà mai, che non mi abbandonerà mai, che ci distruggerà tutti, chi in carcere, chi per il dolore, è un peso terribile. Anche per questo, una volta che sarà costruito il monumento per Sarah, io verrò a prendere mia moglie e la porterò via da Avetrana. Verrà con me e mio figlio su in Lombardia. Starà a Legnano o da qualche altra parte. Ma questa casa la chiuderemo, ci verremo solo per portare i fiori a Sarah”.

Sullo zio e sulla cugina di Sarah, Giacomo Scazzi ha affermato di non voler serbare ”rancori” ma chiede che ”paghino fino in fondo, se hanno colpa”: ”Io non ho mai avuto sospetti nei loro confronti, mi sono fidato di loro, meno che mai ho avuto sospetti su quella (Sabrina) che era la migliore amica di mia figlia”.