Qualcuno le chiede “mi vuoi sposare?”. Qualcun altro la incoraggia: “So che sei innocente, sono sicuro che lo proverai”. Ma i più scrivono insulti o minacce: “Morirai come hai fatto morire Sarah”. Sabrina Misseri ha aperto decine di lettere in questo mese di carcere. E ha scoperto che l’Italia non è dalla sua parte.
Saranno comunque le ultime lettere che Sabrina riceverà in carcere. La direzione del carcere ha deciso di non fargliene avere più perché il contenuto potrebbe turbarla e non è il momento di aggiungere angoscia nelle sue giornate.
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