Sarah Scazzi strangolata, Avetrana sotto choc

Pubblicato il 7 Ottobre 2010 - 20:09 OLTRE 6 MESI FA

Sarah Scazzi

Avetrana è sotto choc: 42 giorni dopo la notizia della scomparsa è arrivata la certezza che Sarah Scazzi è morta, uccisa brutalmente dallo zio che poi ha brutalmente abusato di lei, ha come paralizzato la piccola comunità, settemila persone, in provincia di Taranto, che si è stretta intorno alla famiglia, con in testa i compagni di scuola della studentessa quindicenne.

Ad Avetrana – in questo clima di ”paralisi” interiore – è stata una lunga giornata surreale, cominciata la notte scorsa, con decine di persone nelle campagne, a due chilometri dal centro abitato, in attesa che fosse portato via il cadavere della ragazza. Cosa che è avvenuta solo stamani, intorno alle ore 11, dopo ore di lavoro per raggiungere il fondo di un pozzo dove l’assassino l’aveva buttato: scortato dai carabinieri, il carro funebre ha lasciato le campagne.

La gente di Avetrana ha applaudito, ma, soprattutto, ha pianto e ha gridato la sua rabbia ”contro un delinquente. Uno zio – hanno detto le persone che hanno fatto il segno della croce al passaggio del carro – non può uccidere una ragazza di 15 anni”. Ma veri protagonisti della giornata sono stati anche i giovani, i compagni di scuola di Sara. Spontaneamente hanno deciso di non entrare in classe, nell’Istituto alberghiero ”Mediterraneo” di Maruggio, a pochi chilometri da Avetrana.

Con i pullman sono andati davanti all’abitazione di Sara. Li’ si sono abbracciati, hanno pianto e hanno scritto su tre cartelloni l’addio ”a un piccolo angelo”. Poi, all’improvviso, hanno cambiato destinazione e sono andati a casa di Michele Misseri, ”lo zio assassino, la bestia, che ci fa schifo e che deve avere l’ergastolo” (ma un coro chiedeva la pena di morte). Davanti a casa Misseri, c’è stato anche qualche momento di tensione con alcuni amici che sono andati a visitare la moglie Cosima e le figlie Sabrina e Valentina: pochi attimi e poi i ragazzi sono andati via.

Il dolore di Avetrana però non finisce e il sindaco, Mario De Marco, ha annunciato il lutto cittadino in occasione dei funerali. L’amministrazione comunale ha già chiesto al parroco, don Dario De Stefano, che gli stessi funerali si svolgano ”in uno spazio più grande”, al campo sportivo o al palazzetto dello sport. Perché tutto il paese di Avetrana e anche tante altre persone dei paesi limitrofi vogliano dare l’ultimo saluto a Sarah.