Sarah Scazzi: tribunale discute appello scarcerazione Sabrina

Pubblicato il 20 Dicembre 2011 - 18:31 OLTRE 6 MESI FA

TARANTO – Ennesima battaglia giudiziaria stamani nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Sarah Scazzi. Dinanzi ai giudici del Tribunale di Taranto (presidente Morelli, a latere Incalza e Di Todaro) e' stato discusso l'appello proposto dai difensori di Sabrina Misseri (gli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia) contro l'ordinanza con la quale il gup Pompeo Carriere ha rigettato il 14 novembre scorso la richiesta di scarcerare l'imputata. Sabrina e' accusata, in concorso con la madre Cosima Serrano (entrambe gia' rinviate a giudizio), di omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere, ed e' detenuta dal 15 ottobre 2010.

Nell'udienza, al termine della quale i giudici si sono riservati la decisione, Marseglia ha ribadito la richiesta di scarcerazione per Sabrina per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari. In particolare, il legale ha sostenuto che, come affermerebbe la giurisprudenza consolidata, l'imputazione di omicidio, da sola, non e' ostativa comunque della liberta'.

Nel caso specifico, poi, ci sarebbero solo motivazioni apparenti, ma non concrete, sul pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato a carico dell'imputata.

Di diverso avviso la Procura della Repubblica, rappresentata dal procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e dal sostituto procuratore Mariano Buccoliero, i quali hanno ribadito le ragioni in base alle quali, secondo l'accusa, Sabrina Misseri deve rimanere in carcere. Il processo per l'omicidio di Sarah Scazzi iniziera' il 10 gennaio prossimo dinanzi alla Corte di Assise di Taranto.