Sarah, un amico di Sabrina: "Fu Cosima a dire: cercatela in contrada Mosca"

Pubblicato il 21 Febbraio 2012 - 20:26 OLTRE 6 MESI FA

TARANTO, 21 FEB – Con la deposizione di Alessio Pisello, un amico di Ivano Russo e componente della comitiva di Sabrina Misseri e Sarah Scazzi, si e' conclusa la sesta udienza del processo per l'omicidio della quindicenne di Avetrana (Taranto).

Il giovane ha riferito di essere stato lui a presentare a Sabrina l'amico Ivano, che conosceva sin dall'adolescenza. Fu proprio Sabrina con una telefonata, nel pomeriggio del 26 agosto 2010, ad informarlo che Sarah era scomparsa e a chiedergli di aiutarla nelle ricerche, cosa che fece quello stesso giorno. Alessio Pisello ha aggiunto che Sabrina gli disse nella telefonata che Sarah ''era in tenuta mare'', senza aggiungere altro. In un verbale di istruttoria, Pisello aveva detto che Sabrina gli aveva parlato di Sarah che indossava ''una maglietta e un pantaloncino'', circostanze che Sabrina comunque avrebbe appreso dalla mamma di Sarah, Concetta Serrano. ''Mai visto atti di gelosia dell'una verso l'altra, erano come sorelle'', ha detto il teste.

Pisello ha inoltre parlato di un incontro avuto con gli ex legali di Sabrina Misseri, gli avvocati Vito Russo ed Emilia Velletri, attraverso un suo amico e in un'abitazione di quest'ultimo, per riferire di circostanze che potevano essere utili ad indagini difensive. Infine il teste ha ricordato i momenti in cui apprese, la sera del 6 ottobre 2010, del ritrovamento del corpo di Sarah. ''Quando lo dissero in tv, non ci credevamo. Poi uscii in auto con Ivano e Sabrina per trovare il posto, girammo inutilmente alcune zone. Ad un certo punto – ha raccontato – Sabrina chiamo' la madre e chiese dove era possibile cercare ancora, e la madre disse di provare in contrada Mosca'', dove poi effettivamente furono ritrovati i resti di Sarah. Pisello ha aggiunto su questa circostanza un particolare. Due giorni prima che Michele Misseri facesse la prima confessione, ando' da lui e gli disse di aver cercato Sarah anche in contrada Mosca, che sapeva essere conosciuta dall'uomo. ''Mi rispose – ha detto Pisello – che l'aveva gia' cercata lui in quella zona e che li' di certo non c'era''.