Lo zio di Sarah: “Un tuffo al cuore quando ho visto il suo cellulare”. Un amico conferma la sua versione

Pubblicato il 30 Settembre 2010 - 15:22 OLTRE 6 MESI FA

Sarah Scazzi

”Michele aveva perso il cacciavite che aveva usato per aggiustare il trattore che aveva avuto un guasto. Per questo ieri mattina è tornato nel campo dove avevamo lavorato insieme e ha trovato il telefonino di Sarah; io non c’ero, ma è andata cosi”’. Con queste parole Carmelo Parisi, compagno di lavoro di Michele Misseri, ha confermato la versione fornita già ieri dallo zio di Sarah Scazzi sul ritrovamento casuale del cellulare della ragazzina scomparsa da Avetrana da oltre un mese.

L’altro ieri Misseri e Parisi avevano ripulito un uliveto dalle foglie secche per preparare la raccolta delle olive, e avevano dato fuoco alle sterpaglie. Ieri mattina Misseri, accortosi di aver lasciato sul campo un cacciavite vi aveva fatto ritorno e sotto la cenere di uno di questi mucchi ha trovato il cellulare semi bruciacchiato di Sara privo della batteria e della carta sim. Misseri è stato giè ieri ascoltato dai carabinieri e la sua versione, che inizialmente aveva suscitato sorpresa per la incredibile coincidenza, è stata giudicata credibile dagli inquirenti. ”Ho già raccontato tutto ai carabinieri – dice Misseri all’Ansa mentre attende il compagno per andare a lavoro – se vorranno riascoltarmi racconterò di nuovo tutto”.

Dopo il ritrovamento l’uomo è sembrato molto provato: “Quando ho visto la mascherina ho avuto un tuffo al cuore. Dentro di me ho subito pensato che era il cellulare di Sarah”.