Sardegna in fiamme, roghi da molti giorni: serviranno 15 anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Luglio 2021 - 18:46 OLTRE 6 MESI FA

Sardegna in fiamme, roghi da molti giorni: serviranno 15 anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea (FOTO ANSA)

Sardegna in fiamme, roghi da molti giorni: serviranno 15 anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea. Prosegue senza sosta il lavoro del Corpo forestale, dei vigili del fuoco, della Protezione civile e dei volontari per arginare il devastante rogo che ormai da oltre 60 ore sta cancellando i boschi del Montiferru, nell’Oristanese.

Sono ancora quattro gli incendi attivi che vendono impegnate decine e decine di uomini e i mezzi aerei regionali e nazionali. Fiamme ancora a Suni dove accanto alle squadre a terra stanno intervenendo un elicottero e tre Canadair.

Sardegna in fiamme, roghi seri a Santu Lussurgiu 

A Santu Lussurgiu la situazione non è delle migliori dopo che i focolai rimasti sopiti hanno ripreso forza questa mattina. Attualmente stanno lanciando bombe d’acqua sulla zona quattro Canadair e un elicottero. Meno preoccupanti gli incendi a Villaurbana, sempre nell’Oristanese, e Sindia nel Nuorese, dove accanto agli uomini a terra sono impiegati complessivamente due elicotteri.

E’ stato pubblicato dalla Protezione Civile regionale un nuovo bollettino di previsione di pericolo incendio per la giornata di oggi. La pericolosità, che riguarda tutta la zona dell’Oristanese, il Montiferru, la Planargia e parte del Nuorese, dove sono ancora attive le fiamme dopo 60 ore, è classificate come alta ed è scattato il “preallarme”. 

Serviranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea distrutti dalle fiamme che hanno raggiunto pascoli, ulivi, capannoni, fienili con le scorte di foraggio e mezzi agricoli ma anche ucciso animali ed è calamità con danni incalcolabili all’agricoltura negli oltre 20 mila ettari andati a fuoco, emerge da un monitoraggio della Coldiretti. 

Non solo la Sardegna, roghi anche in Sicilia

 Ad Erice (Trapani) un vasto incendio sta divorando il verde sul lato Nord della montagna. I danni sono ingenti. Le fiamme hanno anche raggiunto la costa nella zona di Bonagia. Altri roghi vengono segnalati in Sicilia nei monti Sicani e ad Alcamo nel Trapanese. 

È tuttora in corso a Burgio, nell’Agrigentino, un vasto incendio che da ieri sta interessando una vasta area del “Bosco dei Sicani”, polmone verde di quasi 6 mila ettari, tra i più rinomati in Sicilia. Al lavoro dalle prime luci dell’alba anche due Canadair.

Il sindaco di Burgio Franco Matinella ha lanciato un appello alla cittadinanza affinché segnali alle autorità l’eventuale avvistamento di eventuali piromani contro “l’ennesimo, vergognoso e disgustoso spettacolo offerto da chi non sa fare a meno di bruciare intere macchie di verde e mandare in fumo ettari ed ettari di bosco”. 

Brucia anche la Val Pescara

Dopo una tregua di alcuni giorni, le fiamme le elevate temperature hanno riportato gli incendi in Val Pescara. Dalla tarda serata di ieri e per tutta la notte i vigili del fuoco hanno lavorato per due roghi di vaste dimensioni che si sono sviluppati nelle zone di Torre de Passeri e Pietranico e poi più a sud verso Scafa. Diverse le squadre al lavoro anche dei Distaccamenti provinciali, per circoscrivere le fiamme. In mattinata avviate le operazioni di bonifica. 

Il maltempo si sta abbattendo sull’Italia

Il maltempo spezza l’Italia in due con grandine, vento e nubifragi che devastano campi, vigneti, frutteti e stalle al Nord, mentre al Sud ortaggi e agrumeti sono senza acqua dopo tre mesi senza piogge significative con il caldo che ha favorito il divampare degli incendi dalla Sardegna alla Puglia fino in Sicilia.

A rilevarlo è un monitoraggio della Coldiretti sull’ultima ondata di maltempo e caldo tropicale che si è abbattuta sulla penisola con effetti- sottolinea l’organizzazione agricola – opposti ma egualmente distruttivi con milioni di euro di danni.