Sarego, la storia del papà che da un anno veglia la tomba del figlio: “Mi siedo e gli parlo”

Ex imprenditore va ogni giorno da 13 mesi sulla tomba del figlio morto di tumore a soli 51 anni.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Maggio 2022 - 15:54 OLTRE 6 MESI FA
Sarego papà tomba

Sarego, la storia del papà che da un anno veglia la tomba del figlio: “Mi siedo e gli parlo” (foto ANSA)

La storia di un papà, Cesare Mascotto, un ex imprenditore di Sarego (Vicenza) che ha perso il figlio 51enne a causa di un tumore e che da 13 mesi si reca ogni giorno nel cimitero in cui è sepolto: “È un dolore innaturale e crudele”.

Papà va ogni giorno sulla tomba del figlio morto di tumore

Non conosce stagioni e neppure orari il dolore di un padre, Cesare Mascotto, che ogni giorno da 13 mesi a questa parte si reca sulla tomba del figlio, morto di tumore a 51 anni, e vi resta per ore. Quella di Mascotto, 82 anni, è ormai diventata una presenza familiare: arriva con la macchina al cancello, tira fuori una sedia pieghevole rossa che apparteneva al figlio Florindo, si siede accanto al luogo del suo ultimo riposo e vi resta per almeno sei ore, tre al mattino e altrettante al pomeriggio. “Nessun padre dovrebbe sopravvivere ai propri figli – dice dalle pagine del Giornale di Vicenza – . E’ un dolore così innaturale e crudele. Mi siedo qui e gli parlo”.

All’appuntamento con il figlio, Cesare non è mai mancato, anche nei giorni di gelo o di caldo torrido. “Sono sempre venuto tranne che per due giorni perchè sono stato al lago Trasimento – racconta – . Avevo comprato a mio figlio una casa là perchè facesse un po’ di ferie. Era molto stimato da tanti in paese; il giorno del suo funerale c’era talmente tanta gente che le forze dell’ordine sono intervenute per chiedere di sparpagliarsi”.

La storia che arriva da Serego, in provincia di Vicenza

Mastrotto è ormai diventato il ‘guardiano’ del cimitero, tutti lo conoscono e lo salutano. “La sua vicenda – commenta una donna – racconta la parabola del dolore, quell’equilibrio instabile che solo chi ha veramente sofferto può capire”.