Sassari. Salva cagnetta dalla strada: ex padrone lo denuncia per furto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Settembre 2014 - 21:15 OLTRE 6 MESI FA
Sassari. Salva cagnetta dalla strada: ex padrone lo denuncia per furto

La cagnetta Diana

SASSARI – Una cagnetta abbandonata in strada, denutrita e piena di pulci. Nessuno la voleva e così dopo aver segnalato il caso alla polizia municipale e averla portata dal veterinario, dove la cagnetta sembrava sprovvista di microchip, Francesco l’ha adottata.

Dopo mesi l’uomo passeggiava con Diana, questo il nome dato alla cagnetta, quando un uomo si avvicina e lo accusa di avergli rubato l’animale. Ora Francesco è stato denunciato per furto.

La storia di Francesco e Diana si svolge a Sassari e l’uomo la racconta a Nadia Cossu de La Nuova Sardegna:

“«Mi hanno detto che quella cagnetta, un jack russell, denutrita andava ogni giorno a cercare da mangiare, era sempre impaurita. Allora dopo qualche mese, ad aprile, ho chiamato la polizia municipale, l’hanno controllata, hanno accertato che era sprovvista di microchip e così, su loro stesso suggerimento, ho deciso di adottarla»”.

Dopo una visita dal veterinario, che non ha trovato alcun microchip, l’uomo l’ha adottata e microchippata. Poi dopo un mese e mezzo la sorpresa:

“«passeggiavo con la mia compagna e con Diana in piazza Castello – dice l’uomo – e una persona all’improvviso mi ferma e mi chiede con tono brusco cosa ci facessi con la sua cagna. Preciso che Diana in quel momento si è nascosta dietro le mie gambe. Io ho risposto che era mia dal momento che era stata abbandonata e che era sprovvista di chip»”.

Francesco si è così trovato denunciato per furto, una denuncia

“«Presentata proprio dalla persona che sostiene di essere il padrone di Diana ma che l’ha lasciata senza mangiare né bere per chissà quanto tempo. Rimango a bocca aperta quando ricevo la telefonata dalla questura, mi dicono che il cane aveva già un microchip. Dalla mia parte ho il rapporto della polizia municipale e del veterinario ma decido ugualmente di andare nella clinica veterinaria per un ulteriore controllo ed effettivamente vengo a sapere che Diana aveva già un microchip ma, vista l’eccessiva magrezza, si era incuneato e non era più visibile»”.

Ora l’uomo non vuole rinunciare alla cagnolina:

“«Diana è affezionatissima a noi, sta bene e sono terrorizzato all’idea che possa essere riaffidata a quella persona. Quando l’ho adottata si vedevano la pelle e le costole, ora è felice. Trovo che sarebbe una grande ingiustizia se venisse ridata a chi non provava per lei un pizzico di amore»”.