Savona: 350 mila topi, 6 per abitante. Como invasa: è la raccolta differenziata

Pubblicato il 10 Agosto 2014 - 12:02 OLTRE 6 MESI FA
Savona, sei topi per abitante. Como: è la raccolta differenziata. Allarme Italia

Savona, sei topi per abitante. Como: è la raccolta differenziata. Allarme Italia

SAVONA – Sei topi per abitante a Savona: a quota sette scatta l’allarme sanitario. Non è un problema solo di Savona, ma generale in Italia, dove il cattivo funzionamento delle varie nettezze urbane, il taglio dei fondi pubblici, lo sporco diffuso, i bivacchi dei nomadi in numero crescente, tutto aiuta alla proliferazione dei topi.

Mentre nel mondo con il panico Ebola si prepara una nuova operazione vaccini che ricorda aviaria e altri falsi allarmi, il pericolo topi in Italia è molto più concreto, perché, come ha scritto Simone Schiaffino sul Secolo XIX di Genova,

“quello dei ratti è un problema comune a tutte le città, e d’estate il numero di questi animali aumenta, visto che in questo periodo dell’anno i topi si riproducono ogni tre settimane procreando da 9 a 12 piccoli”.

L’allarme parte da Savona, dove, secondo l’ultimo rapporto semestrale della società di igiene urbana Ata,

“i topi sarebbero circa 350 mila, il che equivale a dire quasi sei ogni abitante. Si tratta di stime, comunque attendibili, che dipendono dal funzionamento delle esche disseminate periodicamente in città. I tecnici dell’azienda pubblica, in pratica, stabiliscono l’entità della popolazione dei roditori basandosi sul consumo di esche nei “rat box”, così come avviene nel resto delle città italiane.

“Le cause del proliferare di questi animali sono molteplici: la presenza di corsi d’acqua nel territorio urbano, soprattutto quelli coperti, lo stato di cantine e fondi privati, ma anche la pulizia generale delle aree urbane e la presenza di zone della città che attendono, da anni o da decenni, un intervento di riqualificazione”.

Fa eco la cronaca di Como del Corriere della Sera. Una signora ha denunciato che il problema topi è

“diventato quasi ingestibile da un paio di mesi a questa parte, in coincidenza con l’avvio della raccolta differenziata a Como.
In particolare, nel mirino sarebbero le quantità di frazione umida depositata in quella zona. Un problema difficilmente risolvibile, al momento, visto che in realtà non risulterebbero irregolarità nell’esposizione dei rifiuti, peraltro sempre contenuti nei bidoni distribuiti dalla società Aprica nelle settimane scorse”.