Sciopero 19 dicembre. Stop dei servizi pubblici: dalle Poste alla Sanità

Pubblicato il 17 Dicembre 2011 - 18:48 OLTRE 6 MESI FA

ROMA  – Lunedì 19 dicembre sarà difficile pagare le bollette alle Poste o ritirare certificati all’Anagrafe. Problematico anche fare visite in ospedale o dal veterinario:  dalla scuola alla sanità saranno a rischio tutti i servizi pubblici per lo sciopero nazionale unitario indetto dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, per chiedere una manovra più equa.

Per i lavoratori pubblici lo sciopero sarà di 8 ore mentre per il settore della conoscenza le modalità sono diverse: per la scuola sarà di un’ora (al termine delle lezioni o del servizio) mentre per i lavoratori dell’università, della ricerca e Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica) sarà per l’intera giornata.

Per quanto riguarda la sanità, ad incrociare le braccia saranno anche i medici ed i veterinari. Sono garantite le prestazioni essenziali e le urgenze ed il servizio di pronto soccorso.

Disagi in vista per gli uffici pubblici: ritirare un certificato all’Anagrafe o un qualsiasi altro documento potrebbe risultare difficile. Possibili problemi anche per chi dovrà  pagare bollette o spedire pacchi alle Poste. Sempre per lunedì è infatti in programma lo sciopero unitario dei lavoratori delle Poste italiane per le ultime tre ore di turno.

Stessa modalità e stesso giorno anche per i lavoratori dell’energia (elettrici, petrolio, gas-acqua): l’astensione dal lavoro per i dipendenti giornalieri è prevista nelle prime tre ore del mattino, mentre sono esentati dallo sciopero i lavoratori turnisti delle centrali di produzione elettrica, della rete e del dispacciamento, limitatamente alle prestazioni in turno. Saranno comunque garantite le prestazioni indispensabili.

In concomitanza con lo sciopero, in tutta Italia ci saranno quindi presidi e manifestazioni per chiedere “un cambio radicale della manovra nel segno dell’equità”.

I lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza scenderanno in piazza dalle ore 9.30 alle ore 12.30. A Roma saranno in Piazza Montecitorio dove si terrà un presidio nazionale, al quale saranno presenti, tra gli altri, i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Al centro della mobilitazione unitaria, la richiesta di modificare il testo della manovra durante l’iter parlamentare.