Sciopero trasporti 14 gennaio 2022: bus, metro e tram fermi per 4 ore per il rinnovo del contratto nazionale

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Dicembre 2021 - 10:35 OLTRE 6 MESI FA
Sciopero trasporti 14 gennaio 2022: bus, metro e tram fermi per 4 ore per il rinnovo del contratto nazionale

Sciopero trasporti 14 gennaio 2022: bus, metro e tram fermi per 4 ore per il rinnovo del contratto nazionale (Foto Ansa)

Disagi in arrivo venerdì 14 gennaio 2022 per chi si sposta con i mezzi pubblici: i sindacati dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil, Ugl e Cisal hanno proclamato uno sciopero di quattro ore a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale.

È probabile che nelle città sarà difficile muoversi con bus, metro e tram, anche se naturalmente saranno rispettate le fasce di garanzia a livello locale.

Le modalità dello sciopero che riguarderà circa 120mila autoferrotranvieri saranno definite nei prossimi giorni.

Sciopero trasporti 14 gennaio 2022: il comunicato di Cgil, Cisl, Uil e Ugl

“A fronte di un atteggiamento provocatorio e pregiudiziale delle associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav, emerso chiaramente nel corso della trattativa – spiegano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferrotranvieril – rivendichiamo il diritto al rinnovo del contratto e il miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative che salariali di una categoria che da sempre responsabilmente, in qualsiasi condizione, svolge un servizio pubblico essenziale, garantendo il diritto alla mobilità dei cittadini”.

“Lo sciopero – concludono- avrà articolazioni regionali, in applicazione dei regolamenti e degli accordi in materia, che saranno comunicate nei prossimi giorni”. 

Sciopero Trenitalia 8 gennaio 2022

Sempre nei trasporti è stato proclamato per l’8 gennaio da parte di Ugl e Orsa Ferrovie uno sciopero per Trenitalia (esclusa la Liguria) dalle 9.01 alle 16.59.

Il contratto è scaduto nel 2017 ma si è trovata un’intesa per un accordo economico ponte fino al 2020. Ora è scaduto il termine che si era definito per il negoziato (30 novembre 2021) che doveva affrontare anche il tema dell’indennità ferie e del contributo al fondo integrativo sanitario e i sindacati hanno deciso una nuova azione di lotta.