Scontri Roma: gli indagati di Teramo non rispondono al gip

Pubblicato il 23 Aprile 2012 - 19:55 OLTRE 6 MESI FA

TERAMO, 23 APR – Si sono avvalsi della facolta' di non rispondere i cinque teramani agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta condotta dal pool antiterrorismo della procura di Roma sugli incidenti nella capitale del 15 ottobre scorso: Davide Rosci e Marco Gentile di Teramo, Marco Moscardelli, Cristian Quatraccioni e Mirco Tomassetti di Mosciano, sono comparsi nel pomeriggio dinanzi al gip del tribunale di Teramo, Marina Tommolini, per essere sentiti per rogatoria.

I legali dei cinque – l'avvocato Filippo Torretta per Rosci, Gentile e Moscardelli, l'avvocato Nello Di Sabatino per Quatraccioni e Tomassetti – hanno avanzato richiesta di poter ottenere il permesso per recarsi al lavoro per i quattro assistiti che hanno un'occupazione. L'udienza e' stato molto breve; le rispettive difese hanno fatto intendere di voler acquisire ulteriori informazioni a sostegno del provvedimento di custodia cautelare domiciliare per organizzare al meglio le strategie di tutela difensiva per i loro assistiti. Secondo le contestazioni mosse ai cinque, il gruppo teramano avrebbe partecipato all'assalto al blindato dei carabinieri in piazza San Giovanni nel giorno della manifestazione degli indignati, incendiandolo e tentando di aggredire il carabiniere che ne era alla guida.