Scontro treni Corato-Andria: la bufala Giorgio Cutrera “20 terroni morti”

di Edoardo Greco
Pubblicato il 14 Luglio 2016 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA
Scontro treni Corato-Andria: la bufala Giorgio Cutrera "20 terroni morti"

Il finto post su Facebook del finto Giorgio Cutrera

ROMA – Un padovano, tal Giorgio Cutrera, avrebbe condiviso sul suo profilo facebook un post in cui esultava per la “grande notizia” dei “20 terroni deceduti” nello scontro fra i treni sulla linea Corato-Andria e per questo sarebbe stato arrestato dalla polizia postale.

Una bufala che ha fatto indignare i molti che l’hanno condivisa su Facebook, ma pur sempre una bufala, partorita dal sito di satira webnotice.altervista.org, ripresa da alcuni siti locali come Telerama news e poi dal resto del web.

Come è nata e come è diventata virale la bufala di Giorgio Cutrera e dei 20 terroni morti lo spiega bene il blog di David Puente. Tutto parte da un post di webnotice fino ad ora condiviso da 19 mila persone su Facebook. Il titolo è: “Strage ferroviaria, giovane padovano rischia arresto per vilipendio all’onore del popolo pugliese”. Testo:

“Un giovane padovano è stato fermato dalla polizia postale mentre tentava ancora una volta di pubblicare sul suo profilo facebook commenti spregevoli sull’incidente ferroviario avvenuto tra Andria e Corato alle ore 11:30 del 12 luglio. Gli agenti sono stati allertati dai centinaia di utenti che sono rimasti sconcertati per i commenti pubblicati su facebook dal giovane padovano e immediatamente è partita la ricerca del giovane che è stato trovato in casa sua intento a smanettare con il proprio computer, rischia l’arresto”.

Il testo del post che tal Giorgio Cutrera avrebbe condiviso su Facebook è questo:

“20 terroni deceduti e circa 35 feriti gravi. Questa è la grande notizia che ho appena sentito! 20 non sono tanti, ma è pur sempre meglio di niente. Che Dio benedica i malfunzionamenti e i disagi che affliggono sempre più la terronia! <3”

Ma la chiave per capire che non si tratta di una notizia vera è nel “disclaimer” in cui il sito webnotice spiega la natura inventata dei contenuti pubblicati:

Ogni post presente su webnotice.altervista.org rientra nelle forme di satira e di ironia, pertanto i contenuti pubblicati non devono esser presi troppo sul serio. I contenuti pubblicati sul blog non hanno nessun intento diffamatorio, né vogliono in alcun modo offendere o vilipendere persone, istituzioni o confessioni religiose. Lo scopo é solo quello far ridere, e ridere insieme a quelle persone, istituzioni o confessioni religiose che, presenti nella nostra società, ne diventano necessariamente protagoniste e, talvolta, “vittime” dei testi e delle classifiche che proponiamo. Le opinioni, i fatti, le metafore e tutti i contenuti presenti all’interno di questo post sono pertanto tutti di assoluta fantasia. Non esiste in alcun modo l’intenzione, da parte del/degli autore/i volontà di attribuire ai soggetti della satira (tutelata dagli artt. 21, 33 e 9 della ns. Costituzione), fatti e/o circostanze reali o presunte all’interno del contenuto. Tuttavia se ti sentissi offeso da quanto da Noi pubblicato inviaci una tua email per segnalare il testo che ritieni costituisca involontariamente una comunicazione illecita, provvederemo a cancellarla dopo attenta valutazione. Grazie.

Restano però alcune battute di dark humour (“umorismo nero”) che sono state realmente pubblicate su facebook, battute riprese dagli stessi autori di webnotice nell’immagine allegata come “anteprima” al post-bufala quando viene condiviso su facebook:

“Volevo rassicurare tutti coloro che si sono preoccupati, l’incidente è avvenuto a Bari, non in Italia, potete stare tranquilli!”

“Enniente dormo due orette e scopro che in Puglia è avvenuto un incidente, Dovrei dormire più spesso”

“La cosa che più mi stupisce dell’incidente dei treni in Puglia è il fatto che ci siano i treni in Puglia”.

L’ultima di queste “battute” è stata postata dall’utente Nicola Destro, padovano e anche lui bersagliato da valanghe di insulti come gli omonimi di Giorgio Cutrera. Destro ha poi chiesto scusa tramite il suo profilo facebook:

“Ho scritto uno stato su un gruppo chiuso di dark humor in cui si scrivono un sacco di cazzate ed è fatto apposta per questo. Evidentemente qualcuno l’ha presa sul personale e ha fatto uno screen e reso pubblico il tutto. Chiaramente non volevo offendere nessuno, chiedo scusa se qualcuno si è sentito ferito per questa cazzata”.